Siamo solidali con i giovani del KAP che hanno iniziato e continuano, insieme a noi, l’occupazione della cascina Ponchia “Cocca Casile”, nel quartiere Monterosso, a Bergamo.
I giovani in questi cinque anni si sono incontrati, hanno civilmente organizzato iniziative, corsi, laboratori politici, hanno sperimentato l’autogestione, preservando la cascina da un ulteriore degrado e dalla sua svendita.
Gli stessi hanno aperto la cascina al quartiere e ad altri gruppi del territorio, tra cui il nostro.
Rivendichiamo per tutte le persone come noi, che ne sentano forte l’esigenza, il diritto di gestire attività in autonomia, in uno spazio pubblico, libero, gratuito e fuori dai luoghi che la città offre, ovunque monetizzati, omologanti e legati al puro consumo, anche culturale.
Noi stessi, anche in condivisione con i giovani e con i pochi mezzi a nostra disposizione, abbiamo avuto modo di organizzare convegni, mostre e presentazioni di libri in cascina, che è quindi per noi un luogo di discussione politica, d’incontro, di confronto, di convivialità, di cultura “altra”, fuori dalla logica del profitto e dalla pervasività onnivora dei poteri forti costituiti.
Le iniziative in cascina, aperte a tutti, sono finalizzate principalmente all’informazione e all’ autoformazione su temi e valori che ci accomunano, quali l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antisessismo, il sostegno a popoli, a gruppi e a singoli individui che lottano per la libertà e l’autodeterminazione, l’attenzione alla Terra e agli esseri che l’abitano, il sostegno a pratiche agricole rispettose della Terra, di chi la lavora e di noi tutti che ci cibiamo dei suoi frutti, anche con l’obiettivo di sostenere esperienze di ritorno alla terra come scelta di vita e come azione politica…
Prestando una particolare attenzione alla nostra alimentazione quotidiana, abbiamo condiviso momenti di convivialità, spesso anche a scopo “benefit” e accompagnati da buona musica, fuori da dinamiche consumistiche.
Tra le numerose iniziative, in cascina, citiamo l’edizione di Critical Wine del 2014 da noi dedicata a Luigi Veronelli, attuata con uno scambio notevole di esperienze, saperi e prodotti tra piccoli agricoltori locali, le Comuni agricole di varie regioni italiane e singole persone.
Ogni anno e per tre giorni consecutivi, si sono promosse l’editoria libertaria e periodiche presentazioni di riviste, libri di politica, storia, filosofia, antropologia, educazione libertaria, antipsichiatria ed altro…
Abbiamo organizzato giornate di approfondimento e presidi contro le nocività e le tecno-scienze finalizzate allo sfruttamento, alla manipolazione genetica e al controllo sugli esseri viventi …
Siamo scettici sulla disponibilità del Comune ad offrire ad associazioni in gestione con convenzione, gli spazi dei beni comuni urbani, viste le troppe “regole” imposte e le molte prescrizioni a cui ottemperare…
Esprimiamo il nostro chiaro dissenso rispetto alla volontà del sindaco Giorgio Gori e dell’intera amministrazione comunale di Bergamo, di far chiudere l’esperienza di autogestione della cascina Ponchia nel quartiere Monterosso, al fine di ristrutturarla, anche se con un intento sociale, come da progetto della cooperativa Ruah… legata all’ambito diocesano.
Non siamo certo contrari alla finalità ultima del progetto: dare ospitalità a donne con difficoltà. Pensiamo però che tale scopo potrebbe essere realizzato, anche con minori costi, in uno dei tanti immobili vuoti ed inutilizzati della città, (per esempio: villaggio Gabrieli … ex- convento delle Clarisse… o altro edificio dismesso con progetto di riqualificazione a destinazione residenziale), senza peraltro sgomberare chi da cinque anni in cascina Ponchia persegue già fini sociali e culturali, in autogestione e con la volontà di conservazione urbanistica e sociale di tale bene immobiliare.
22 febbraio 2019
Scarica il comunicato in formato .pdf: Comunicato_Underground_Ponchia