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Rimaflow: reddito, lavoro, dignità, autogestione!

L’esperienza di lotta della Rimaflow

La “Maflow” era una azienda di Trezzano che ha chiuso nel 2012. I lavoratori, però, non si sono rassegnati ed hanno occupato la fabbrica, recuperandola alle esigenze del lavoro, del territorio e dell’ambiente. Nasceva così nel 2013 la “RiMaflow”.

Da allora quell’esperienza si è ampliata, promuovendo iniziative incentrate sull’autogestione, il mutuo appoggio e la sostenibilità ambientale. La più recente è la creazione di una rete internazionale per la distribuzione dei beni prodotti dalle realtà autogestite di tutta Europa (Grecia, Turchia, Francia…).

Approfondiremo le vicende della Rimaflow e tali sviluppi più recenti con GIGI MALABARBA, uno dei tanti protagonisti di questa lotta.

venerdì 10 giugno 2016

a partire dalle ore 19,30

c/o Kascina Autogestita Popolare

Via Ponchia 8

Bergamo (quartiere Monterosso)

Un aperitivo “rinforzato” precederà l’incontro.

Organizzano le realtà che animano la Kascina: Kollettivo Autonomo Popolare, Sportello Lavoro, Spazio Anarchico “Underground”.

Scarica il volantino dell’iniziativa Rimaflow

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21 maggio 2016: giornata internazionale contro Monsanto

Contro il glifosato ed ogni altra nocività

Sabato 21 maggio 2016

A partire dalle ore 13,00: presidio a Treviglio, piazza L. Manara

Ore 15,00: partenza della biciclettata verso Fornovo S. Giovanni, sede della IRCA, fabbrica di pesticidi ed erbicidi a base di glifosato importato da Israele

Dalle ore 20,00: cena vegan presso la Kascina Autogestita Popolare, Bergamo, via Ponchia 8

A seguire proiezione di video e dibattito su glifosato, biotecnologie e nocività

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Le frontiere sono le nostre prigioni

Negli stessi giorni in cui, a seguito di una rivolta al Brennero contro il ripristino della frontiera tra Italia e Austria, vengono fermati e imprigionati sei rivoltosi, viene resa pubblica una relazione annuale sull’export italiano 2015. I dati contenuti sono significativi: aumentate del 200% le autorizzazioni all’esportazione di armamenti il cui boom si registra verso i paesi in guerra.
I settori più rappresentativi dell’attività di esportazione sono aeronautica, elettronica per la difesa, armi leggere e munizioni, cantieristica navale e sistemi d’arma. Tra le industrie coinvolte compaiono Alenia Aermacchi, GE AVIO, Beretta, Piaggio Aero Industries, MBDA Italia e industrie Bitossi, quasi tutte di proprietà o partecipate dal gruppo Finmeccanica.
Un altro dato interessante è rappresentato dalla crescita esponenziale del ruolo di intermediazione finanziaria delle banche, tra le quali spiccano per volume d’affari Intesa San Paolo e Unicredit, seguite da un lungo elenco di banche minori e ‘popolari’.
Tutti dati senza precedenti che, come osserva senza vergogna ma anzi con soddisfatto compiacimento il governo, testimoniano la “consolidata ripresa del settore della Difesa a livello internazionale”.
Il business delle forniture belliche cresce di pari passo con gli interessi degli Stati e dei loro apparati. Niente di tutto questo può tradursi in benessere e sicurezza per tutti, come vorrebbero farci credere.
Le guerre generano morte, sofferenza, devastazione, povertà, migrazione.
Anche il controllo e lo sfruttamento dei flussi migratori permettono all’industria della guerra di mantenersi in vita.
Armi, frontiere, leggi antiterrorismo, vigilanza, sono i mattoni che costruiscono la nuova fortezza Europa. Il cemento che li lega è il consenso della gente manipolato dagli Stati attraverso il controllo dei media che inducono paura, odio, alienazione.
Questa fortezza deve crollare e con essa ogni muro innalzato per opprimere la libertà e la dignità dei popoli.
Coloro che hanno scelto di smettere di accettare passivamente tutto questo sabato 7 maggio al Brennero hanno rischiato la propria libertà per dimostrare ancora una volta che nonostante il mostro sia sempre più forte è destinato a incontrare ancora sul suo cammino chi lo combatte a testa alta.
Per questo non possiamo che sentirci solidali e complici con le compagne e i compagni colpiti dalla repressione.
CRI-LUCA-MIRIAM-STEFANO-SABRINA-NEMO LIBER*
NESSUNA FRONTIERA NESSUNO STATO
(A)
Spazio Anarchico Underground Bergamo

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A-KAP Atelier di Kucina Autogestita Popolare

Cliccare sulle miniature per visualizzare il flyer dell’evento organizzato per il 24 aprile 2016.

vOLANTINO

Descrizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un mondo senza umani

NoHumans

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Quella sera a Milano era caldo…

Milano 12 dicembre 1969: la strage di Piazza Fontana e la morte di Giuseppe Pinelli, lavoratore anarchico.

Venerdi 25 Marzo 2016

Conferenza pubblica a Bergamo

presso la sala del Mutuo Soccorso, in via Zambonate n° 33

inizio ore 20.45

Volantino_Pinelli

La serata, intitolata “Quella sera a Milano era caldo” (verso iniziale di una nota canzone popolare dell’epoca) è dedicata principalmente alla vicenda umana e politica del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, nel contesto della strage di Piazza Fontana.

Una pagina di storia che periodicamente riaffiora alle cronache, la prima strage nella storia italiana dalla fine della Seconda guerra mondiale. Una vicenda che ancora oggi fa sentire le proprie conseguenze sulla scena politico-sociale.

Intervengono Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe Pinelli, diventata suo malgrado esperta di stragismo e violenza di Stato, e Paolo Finzi, il più giovane dei fermati per la strage di piazza Fontana e dal 1971, redattore di “A-rivista anarchica”.

Una serata per aggiornarsi su una importante pagina di storia del nostro recente passato, le cui conseguenze hanno influito sulla vita dell’intero paese.

Contro la volontà dell’oblio delle gravissime responsabilità dirette di organi dello Stato, che mentre occultavano le responsabilità di militanti fascisti nell’organizzazione pianificata di molteplici attentati volti all’instaurare uno stato ancor più autoritario, riversavano le colpe sugli anarchici e più in generale sulla nascente nuova sinistra.

Ancora a tutt’oggi non si sono realmente attribuite le responsabilità di quelle indagini sbagliate, dei mandanti della strategia delle stragi, che ha insanguinato l’Italia per almeno un quindicennio, mentre si vorrebbe chiudere tutto equiparando la tragedia di Pinelli a quella del commissario che lo arrestò ingiustamente, Calabresi. Perfino la lapide in memoria di G. Pinelli in p.za Fontana a Milano non è ancora stata accettata…


Durante la serata verranno proiettati filmati sul tema della conferenza.

Vi aspettiamo numerosi.

Promuovono l’iniziativa:

Centro studi “Pier Carlo Masini”, Spazio Anarchico Underground

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SETTIMANA DI AGITAZIONE CONTRO LE TECNOSCIENZE

22/28 FEBBRAIO 2016

SETTIMANA DI AGITAZIONE IN TUTTA ITALIA CONTRO LE TECNOSCIENZE E IL MONDO CHE LE PRODUCE

SABATO 20 FEBBRAIO 2016

A BERGAMO

Underground Spazio Anarchico e Kollettivo Autonomo Popolare

organizzano presso Kascina Autogestita Popolare, via Ponchia 8, q.re Monterosso (Bg):

dalle 19.00 aperitivo e presentazione della settimana;

alle ore 20.00 cena benefit per il giornale ecologista anarchico “Urlo della terra”.

A seguire il film documentario “IL MONDO SECONDO MONSANTO” di Monique Robin con approfondimento sulla lotta alle tecnoscienze

www.resistenzealnanomondo.org

Il 26 febbraio, nell’ambito della settimana di mobilitazione, a Piacenza avrà luogo un

PRESIDIO CONTRO L’EFSA (Ente europeo di sicurezza alimentare).

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Occupare, resistere, produrre!

 

Sosteniamo la lotta della VIOME!

 INCONTRO CON I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA CHE OCCUPANO ED AUTOGESTISCONO LA FABBRICA

VENERDI’ 5 FEBBRAIO

DALLE ORE 21

C/O KASCINA AUTOGESTITA POPOLARE

VIA PONCHIA 8, MONTEROSSO, BERGAMO

Prima: cena benefit dalle ore 20


La Vio.Me di Salonicco era una fabbrica di collanti per piastrelle, ma nel 2011, a seguito della bancarotta fraudolenta pilotata dai proprietari, chiude, lasciando per strada tutti i lavoratori.

Alcuni di loro però non si arrendono ad un destino di disoccupazione e precarietà e decidono di reagire: prima occupano la fabbrica per evitare che i macchinari vengano asportati e venduti e poi, dalla primavera del 2013, riprendono la produzione, gestendo l’azienda tramite una cooperativa e secondo i principi dell’autogestione.

Oggi, nella nuova Vio.Me non esistono capi, i salari (e le mansioni) sono gli stessi per tutti e l’assemblea dei lavoratori decide cosa e come produrre. Non si producono più collanti, ma saponi e detergenti ecologici a base di olio d’oliva ed erbe mediterranee, che vengono venduti direttamente dai lavoratori nei mercati delle auto-produzioni, fra le realtà solidali in Grecia e all’estero, e per corrispondenza, senza passare da intermediari commerciali.

La Vio.Me recuperata riceve fin da subito il sostegno degli abitanti di Salonicco (ma non dei partiti, neppure di quelli di sinistra, che al massimo si limitano ad appoggi verbali o a promesse elettorali mai mantenute) e ricambia la solidarietà, aprendo gli stabilimenti alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione.

Oggi, all’interno della fabbrica è attivo un ambulatorio sociale che offre cure di base ai disoccupati privi di assistenza sanitaria, ai pensionati in difficoltà economica ed ai migranti. Proprio per sostenere i migranti, all’interno della Vio.Me è stato allestito un magazzino in cui vengono accumulati beni di prima necessità (coperte, vestiti, cibo in scatola…) da distribuire a chi si raccoglie tutti i giorni alla frontiera fra Grecia e Macedonia.

Questa esperienza autogestita e solidale è a rischio; i terreni su cui sorge la fabbrica, messi all’asta dal tribunale fallimentare, sono oggetto delle mire della speculazione edilizia per la costruzione di un centro commerciale. I lavoratori chiedono, invece, che i terreni siano assegnati alla cooperativa e che la loro situazione venga regolarizzata dal Governo.

Un lavoratore della cooperativa ci racconterà le vicende di questa straordinaria esperienza di lotta, aggiornandoci sulla situazione attuale. Nel corso della serata, sarà possibile fare un ordine dei prodotti che arriveranno a Bergamo verso metà febbraio.

Per informazioni, anche in italiano: www.viome.org

Scarica il volantino: Viome_flyer A4

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Anarchist Bookfair 2015: 17^ edizione 11-13 dicembre

PROGRAMMA

Venerdì 11 Dicembre

Ore 19.00
Apertura con aperitivo rinforzato
Ore 20.00
Barbara X presenta il libro “Jeanne 2. Avenue des destins”. Autoproduzione “DIY Resistance”
Ore 21.00
Presentazione del libro “Infilare una mano tra le gambe del destino” (ed. ASINAMALI) con l’autore Carmine Mangone, a seguire reading a due voci di Carmine Mangone e Roberto Belli.

Sabato 12 Dicembre

Ore 15.00
Apertura
Ore 16.00
Presentazione del fumetto di Jean-Pierre Ducret “Makhno. La rivoluzione russa in Ukraina” (ed. Archivio Germinal di Carrara). Presenti i/le compagn* della cooperativa tipolitografica “Il Seme” di Carrara che stampa il fumetto.
Ore 18.00
Giuseppe Bucalo presenta “Dizionario antipsichiatrico” (edizioni “Sicilia Punto L”) e ci parlerà della sua esperienza e dei progetti in corso in Sicilia.

Domenica 13 Dicembre

Ore 15.00
Apertura
Ore 16.00
Presentazione del fumetto “Come il colore della terra” (ed. Eris) con gli autori Nicola Gobbi e Marco Gastoni. Interverrà anche Annamaria Pontoglio del Comitato Chiapas “Maribel” di Bergamo, associazione di solidarietà e sostegno alla lotta zapatista.
Ore 17.00
Presentazione del libro “Utopia e azione. Per una storia dell’anarchismo in Italia (1488-1984)”, Ed. Elèuthera. Sarà presente l’auore Antonio Senta.
Ore 18.00
Video sul contributo degli anarchici turchi e kurdi alla rivoluzione del Rojava. Presenta l’autore, Giacomo Maria Sini, fotografo e militante anarchico, che spesso si è recato nel Kurdistan turco e siriano.

Durante la fiera sarà possibile vedere anche la sua mostra fotografica su Kobane.

*Cena*

Ore 21.00
Michela Zucca presenta “I tatuaggi della dea” (ed. Venexia)

editoria

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Aperitivo e concerto benefit PRO KOBANE

Kk

In vista delle elezioni del primo novembre, mentre la Turchia continua ad attaccare le postazioni del PKK in Turchia ed Iraq ed a sostenere gli attacchi di ISIS contro le forze YPG/YPJ in Siria, vogliamo mantenere alta l’attenzione sulla questione kurda e sulla lotta di un popolo che sta mettendo in discussione tutti gli equilibri geopolitici della Mesopotamia e del Medioriente.

Ne parliamo con Talip Heval, compagno curdo che vive in Italia.

A seguire siamo lieti di ospitare, nella saletta del CSA Pacì Paciana, Mübin Dünen, cantautore curdo di fama internazionale che proporrà un repertorio di musica tradizionale curda e turca.

Venerdì 30 ottobre 2015

Aperitivo vegano benefit dalle ore 19.30

C/o il Centro Sociale Autogestito “Pacì Paciana”

Via Grumello 61, Bergamo

Evento curato da

Spazio Anarchico Underground & CSA Pacì Paciana

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