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19^ Fiera dell’editoria anarchica e libertaria

Da venerdì 15 a domenica 17 dicembre 2017, organizziamo a Bergamo, presso la Kascina Autogestita Popolare, la 19^ Fiera dell’editoria anarchica e libertaria.

Ecco il programma dell’iniziativa.

Venerdì 15 dicembre 2017

15,30: apertura.

18,30: presentazione di “50 sfumature diverse”, di Marco Sommariva, More Nocturne BOOKS. Sarà presente l’autore.

20,00: Serata “K.A.P. – 4 anni di lotta”

Piatto unico Trattoria K.A.P.

Piatto unico Vegan

A seguire: presentazione di “Le verdi praterie” e “L’anarchia spiegata a mia figlia” di Pippo Gurrieri, Sicilia Punto L. Sarà presente l’autore.

Sabato 16 dicembre 2017

15,30: apertura

15,30: laboratorio creativo per bambin* con merenda.

Dalle 16,30: doppia presentazione delle edizioni Elèuthera.

“Anarchici e orgogliosi di esserlo” di Amedeo Bertolo (antologia di saggi)

“La pratica dell’autogestione” di Antonio Senta e Guido Candela.

Intervengono gli autori e i curatori dell’antologia.

A seguire: “Un sogno infranto. Russia 1917” di Emma Goldman, Zero in Condotta. Interviene la traduttrice Carlotta Pedrazzini.

Dalle 19,00: presentazione del romanzo “La canzone dell’immortale” di Paolo Pasi, edizioni Spartaco. Interviene l’autore.

20,30: cena

21,00: presentazione della non-etichetta discografica “Stella nera”. A seguire DJSet curato da Marco Pandin

Domenica 17 dicembre 2017

15,30: apertura

16,30: Samuele Grassi, “Anarchismo queer”, ETR. Interviene l’autore. Durante la giornata la libreria LGBTQ Antigone di Milano sarà presente con un proprio banchetto.

18,00: “Dimenticare Fukushima” di Arkadji Filin, Istrixisrix edizioni.

19,30: aperitivo finale.

Dalle 21:00: concerti Rap e Hip Hop con Sista Ira & 3DC (Milano) e Nesh (Bergamo) + ospiti.

Posted in Comunicati/volantini, Iniziative Underground, Libri.


Cena benefit per Autistici/Inventati

Sabato 21 ottobre, presso la Kascina Autogestita Popolare (via Ponchia, 8, Bergamo), a partire dalle 18,00, si terrà un laboratorio digitale sulla sicurezza e l’anonimato in rete e, a seguire, una cena benefit per il collettivo “Autistici/Inventati”.

“Autistici/Inventati” gestisce una rete di server e mette a disposizione di individui e collettivi numerosi servizi on line liberi e rispettosi della privacy e dell’anonimato, fra cui lo spazio Web in cui è ospitato questo stesso blog.

Come Spazio Anarchico “Underground” prepareremo in quell’occasione un menu vegano. Altri collettivi che partecipano all’iniziativa offriranno anche menù diversi.

Per ragioni organizzative chiediamo quindi alle compagne ed ai compagni interessati di prenotarsi, inviando una mail a noi (underground@inventati.org) o al collettivo organizzatore del benefit (benefitautistici@insiberia.net) e indicando il menu preferito.

Chi desidera partecipare al laboratorio, ricordi di portare il proprio dispositivo.

La Kascina è stata recentemente oggetto di un’aggressione intimidatoria nazifascista, che comunque non fermerà le attività.

 

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Iniziative dell’assemblea ecologista “Le Ortiche”

Divulghiamo il flyer con le prossime iniziative promosse dall’assemblea ecologista “Le Ortiche”.

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G7 agricoltura: documento dell’assemblea ecologista “Le Ortiche”

A ottobre a Bergamo si terrà il G7 agricoltura.

L’assemblea ecologista “Le Ortiche” ha diffuso un comunicato contro tutte le nocività che riteniamo utile far conoscere tramite il nostro blog.

Per settembre ed ottobre l’assemblea ha programmato anche diverse iniziative delle quali vi terremo informati.

Scarica il documento in .pdf:  G7_Ortiche 

N.B.: il documento è impaginato per essere stampato fronte/retro su 4 pagine).

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Ricordando Gaetano Bresci

Venerdì 28 luglio 2017

Pizzata conviviale in ricordo di Gaetano Bresci

Pizzeria “Alba” nella piazza di Lonno

Dalle ore 20,00 in poi ci intratterremo in compagnia fino al 29 luglio sostenendo Gaetano Bresci, che con il suo gesto ricordò ai dominatori che anche loro possono pagare per i soprusi perpetrati. Brindisi finale contro tutte le tirannidi!

Pizza, vino (offerto della casa), caffè: 15 € con sottoscrizione

Dolci, liquori, birre ognuno se li paga a parte.

I soldi raccolti per sottoscrizione verranno utilizzati per supportare le attività del movimento anarchico ed in solidarietà al movimento No MUOS in Sicilia, in lotta contro il militarismo e le sue mega installazioni radaristiche e trasmissioni radio, che causano problemi sanitari e sono una delle tante spese belliche da eliminare.

Prenotarsi alla pizzata via mail a: underground@inventati.org

oppure telefonare direttamente in pizzeria 035 51 50 19

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25 aprile 1945 – 25 aprile 2017: un popolo in armi contro il fascismo

Dalle ore 9.00 alle 13.00
Banchetto informativo alla Vedovella 

Dalle 13.00

Pranzo Combattente e Resistente presso Kascina Autogestita Popolare (via Ponchia, 8, Bergamo, q.re Monterosso)

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I volontari bergamaschi nella guerra civile spagnola

Presentiamo una novità editoriale edita dal “Centro Studi Pier Carlo Masini” e disponibile presso la nostra sede in Via Ponchia, 8 a Bergamo (q.re Monterosso):

Spagna 1936 -1939: volontari bergamaschi nella guerra civile spagnola e aneddoti di antifascismo nella bergmasca. Schedati dalla R. Questura di Bergamo.

Formato A4, pp. 222, € 15,00

Riportiamo alcuni brani dall’introduzione:

Questa ricerca si focalizza sulla guerra civile spagnola, con riferimenti ad episodi di antifascismo nel quotidiano, a partire dalle storie di vita di persone che in vari modi manifestarono le loro avversità al fascismo.

Gli episodi ricostruiti si sono svolti sia nella provincia di Bergamo che in altre; in entrambi i casi, comunque, le persone furono schedate dalla Regia Questura di Bergamo o segnalate da altre questure (bergamaschi sparsi per l’Italia e all’estero).

Nell’elenco sono anche raccolte le storie di miliziani combattenti nella guerra civile spagnola, nati nella provincia di Bergamo o nati all’estero ma con origini bergamasche.

La maggior parte dei documenti sono stati rinvenuti nell’Archivio Centrale di Stato di Bergamo e nell’ Archivio Centrale di Stato di Roma.

Non tutti quelli che si trovavano all’estero o quelli che erano rimasti in Italia, andarono a combattere contro il franchismo in Spagna, ma in qualche modo aiutarono e organizzarono momenti di solidarietà, con raccolta fondi, allestendo luoghi dove aiutavano gli antifascisti che volevano attraversare il confine per andare a combattere in Spagna. Anche nella provincia di Bergamo vi furono diversi casi di persone che, manifestando contro la politica internazionale del fascismo o solidarizzando con quanto succedeva in Spagna, furono diffidati, ammoniti o mandati al confino.

Con la revisione della posta dall’estero diretta ai parenti, molte lettere inviate a Bergamo e provincia, dai vari Stati, venivano intercettate dalla polizia fascista; dove i contenuti di tali lettere contenevano riferimenti alla situazione spagnola, il mittente veniva schedato come comunista da arrestare.

Nella bergamasca nonostante il controllo sulle notizie spagnole, furono parecchi i casi di  denunciati dalla R. Questura, che ascoltavano radio Barcellona, come Bressanini che trovatosi ricoverato in ospedale ascoltava sotto le coperte, le notizie provenienti dalla Spagna repubblicana: scoperto, fu diffidato.

Nel dopolavoro di Covo, sede del fascio locale, gli esercenti facevano ascoltare le notizie da radio Mosca e da radio Barcellona per creare discussione tra gli avventori: furono mandati al confino.

Spesso nelle osterie avvenivano anche discussioni sulla Spagna e in base alle dichiarazioni o alla presenza di qualche spione fascista, gli avventori venivano diflìdati, ammoniti o mandati al confino.

Anche nei posti di lavoro si parlava e si discuteva dei fatti spagnoli. Lavelli, comunista, nello stabilimento della Zopfi ebbe a pronunciare frasi offensive all’indirizzo del Capo del governo e contro il fascismo e con parole di esaltazione per l’anarchico Schirru, incitando all’odio di classe gli operai: veniva diflìdato e mandato “volontario” nella Spagna nazionalista.

Nello stabilimento della Montecatini l’operaio Pisoni aveva detto “che abbiamo un governo prepotente, un duce che fa schifo; i fascisti credono di diventare i padroni del mondo, invece vedremo che presto dovranno fare i conti con noi; tutte le notizie riportate dai giornali italiani sulle atrocità e barbarie dei rossi in Spagna sono false. Desidero che presto avvenga in Italia quanto sta succedendo in Spagna”. Viene mandato al confino per 5 anni.

Rottoli, impiegato a Milano, arrestato perché faceva parte di una cellula di fiancheggiatori di espatri clandestini per la Spagna, e che, con il gruppo erano dediti all’acquisto di apparecchi radio ad onde corte, vennne mandato al confino, dove morì.

Andrea Rota, ex legionario combattente e decorato in Spagna, ubriaco, gridava in una via di Bergamo “viva il comunismo, io sono comunista, viva la Russia, viva i rossi , abbasso la Spagna”: venne schedato e diffidato. Aveva anche dichiarato all’Eco di Bergamo: “fu una brutta e amara esperienza perché mi trovavo a combattere contro italiani, ricordo con dolore quel ricordo.”

Enorme fu la macchinazione propagandista messa in piedi dopo lo scoppio della guerra civile spagnola per appoggiare la causa degli insorti nazionalisti.

(…) Nel febbraio del 1936 l’attenzione del giornale (L’Eco di Bergamo) è posta sull’impresa in Etiopia, solo brevi cenni parlano delle elezioni spagnole che danno una vittoria alle sinistre, (…) si parla dell’incapacità della borghesia di dare una giusta direzione alla politica spagnola, la vittoria della sinistra è avvertita come un pericolo e l’amnistia a favore degli anarchici e sovversivi che seminano odio ne è un chiaro monito.

Il 20 luglio il quotidiano apre la sua edizione con la notizia dell’insurrezione spagnola; un piccolo trafiletto in prima pagina parla delle esecuzioni di massa compiute dagli insorti, che passano per le armi tutti gli ufficiali e borghesi rimasti fedeli al governo legittimo.

Il 24 luglio l’Eco di Bergamo inizia a parlare di sollevazione anticomunista e di efferate manifestazioni antireligiose. Il 25 luglio si parla di unità di guerra italiane, inviate in aiuto dei connazionali presenti in Spagna. Appare inoltre la notizia del trasporto delle unità marocchine di Franco sulla penisola iberica, evitando di riportare i dettagli sull’operazione e sulla nazionalità degli aeroplani utilizzati. In agosto dopo le prime concitate fasi dell’insurrezione, la presa di posizione del quotidiano bergamasco sembra ormai delineata. “Mosca sparge nel mondo i semi della guerra civile, condanna numerosi episodi di efferata crudeltà dei rossi contro i civili, militari, religiosi.”

Le notizie di stragi si ripetono nei giorni successivi e si arricchiscono sempre di nuovi e macabri particolari che sembrano appositamente studiati per provocare la massima indignazione nell’opinione pubblica
bergamasca. L’Eco di Bergamo per tutto il 1936 da ampio spazio alle notizie provenienti dalla Spagna, aumentando con il passare delle settimane la propaganda in favore della causa nazionalista.

Il quotidiano bergamasco sta ben attento a non far trapelare notizie sull’esistenza di reparti dell’esercito italiano a fianco dei nazionalisti, nella settimana in cui a livello internazionale si sta delineando la linea del Non Intervento, alla quale lavorano diplomazie di tutto il mondo. Si parla di nazionalisti nella lotta per la conquista di Malaga evitando qualsiasi accenno ai soldati italiani del CTV. Quando nel marzo del 1937 i legionari italiani si vedono battuti e costretti alla ritirata per l’energica azione dei propri connazionali antifascisti del Battaglione Garibaldi, a Guadalajara, cala un misterioso silenzio sulle notizie provenienti dalla Spagna. L’imbarazzo è ancora più evidente quando i giornali spagnoli riportano le allarmanti notizie della presenza di soldati regolari del regio esercito che combattono con Franco, e riportano testimonianze di soldati italiani catturati, che confessano di essere stati portati con l’inganno a combattere in Spagna.

Dino Moretti l’unico volontario che è partito da Bergamo, che accolse l’appello dell’antifascismo internazionale per arruolarsi nelle Brigate Internazionali, ricorda, “come Bergamo fosse immersa in un totale disinteresse verso la politica. Non vi era una adesione piena verso il fascismo, ma mancava una maturazione ideologica dovuta alla mancanza di informazione e all’assenza di documentazione che non fosse quella del regime.”

Per quanto riguarda l’emigrazione bergamasca, tutte le organizzazioni sindacali e politiche progressiste d’Europa e di molti altri Stati extraeuropei a partire dalla fine del 1936, concentrarono i loro sforzi nelfappoggio alla causa repubblicana, informando sugli avvenimenti della guerra civile, dando voce a rappresentanti politici e volontari che stavano combattendo in Spagna e in alcuni casi svolgendo anche opera di reclutamento.

Spesso, conferenze, comizi, feste popolari divenivano l’occasione per avvicinare coloro che volevano arruolarsi nelle Brigate Internazionali. Molti degli immigrati bergamaschi parteciparono a questi incontri e a queste feste organizzate dai gruppi della emigrazione italiana, che erano momenti di incontro e di svago, ma anche un importante mezzo di propaganda e di sviluppo politico.

Per ricreare il contesto politico sulla spagna del 1936, 1939, nel libro sono stati aggiunti degli articoli che ricostruiscono le fasi più salienti della guerra civile spagnola.

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Maria Nikiforova. La rivoluzione senza attesa

Martedì 21 febbraio 2017
c/o Kascina Autogestita Popolare
Via Ponchia, 8
Bergamo (q.re Monterosso)

Presentazione del libro di Mila Cotlenko, Maria Nikiforova. La rivoluzione senza attesa. L’epopea di un’anarchica attraverso l’Ucraina (1902 – 1919). Edizioni El Rusac

Programma della serata

Dalle ore 19,00: cena Vegan
Ore 21,00: inizio della presentazione

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18^ fiera dell’editoria anarchica e libertaria

editoria2-2016

PROGRAMMA

Venerdì 9 Dicembre

Ore 18.00: apertura

Nell’ottantesimo anno della rivoluzione sociale spagnola 1936/1939, esporremo una mostra di manifesti e fotografi di quegli anni. Verranno proiettati anche filmati originali sull’esperienza anarchica in Spagna, editi dalla C.N.T.

Seguirà aperitivo e cena

Sabato 10 Dicembre

Ore 14.00: apertura

Ore 18.00: anticipazione del libro di imminente uscita “Spagna 36/39”. Biografia dei volontari bergamaschi e vicende antifasciste nel bergamasco. A seguire accompagnamento acustico con Poci.

Ore 21.00: presentazione del documentario “Il segno del capro”, per la regia di Fabiana Antonioli. Memoria dovuta a storie, persone e luoghi di anarchia in Italia.

Seguirà  aperitivo e cena

Domenica 11 Dicembre

Ore 14.00: apertura

Ore 15.00: Francesco Codello presenta il suo libro “Né obbedire né comandare”, testo sull’educazione libertaria. Edizioni Elèuthera.

Ore 16.30 Presentazione della biografia di Emma Goldman,  “Emma la Rossa” di Max Leroy, con Carlotta Pedrazzini della redazione di “A Rivista Anarchica”, Edizioni Elèuthera.

Ore 18.00 Presentazione libro “Donne contro” con l’autrice Isabella Lorusso. Questo libro racconta un viaggio che dura diciassette anni, inizia a Barcellona nel 1997 e finisce a Mosca nel 2013. Si tratta di una raccolta di interviste realizzate a donne che hanno vissuto la guerra civile spagnola e che appartengono a gruppi politici diversi: sono anarchiche, marxiste, antifasciste, libertarie. UniTe nella differenza e divise negli ideali, queste donne hanno lottato per lasciare un mondo migliore di come l’hanno trovato.

Durante la gioranta aperitivo e, a seguire, cena.

Scarica il programma in formato immagine:

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15 dicembre 2016: Indios senza re

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