Non si placa la polemica dopo la gita del liceo di Trescore Balneario ai cantieri in Piemonte. Il parlamentare del Pd Stefano Esposito ora scrive al preside del liceo: “I poliziotti non sono nazifascisti e i cantieri Tav non sono luogo di Resistenza”.
“La Valle di Susa non è Marzabotto e i poliziotti non sono i nazifascisti”: è questo il titolo che il deputato piemontese del Pd Stefano Esposito mette in cima alla lettera che ha inviato oggi, 28 dicembre, al preside del liceo Federici di Trescore Balneario – e per conoscenza al ministro dell’istruzione Francesco Profumo – dopo la gita scolastica di due classi dell’istituto all’area del futuro cantiere della Torino-Lione, con l’accompagnamento di insegnanti di religione e di alcuni esponenti del movimento No Tav. Esposito replica alle dichiarazioni fatte a un quotidiano dal dirigente scolastico, Elio Manzoni: “A indignarmi – scrive il parlamentare del Pd – è l’accostamento vergognoso e inaccettabile che Lei ha voluto fare tra la scampagnata in Valle di Susa con i No Tav e le visite a Marzabotto e a Bologna fatta nel recente passato dagli studenti del liceo”. “Come è possibile – aggiunge Esposito – che si arrivi a tracciare un parallelismo tra due delle pagine più tragiche della storia italiana e l’opposizione nei confronti dell’alta velocità? Si vuol forse lasciar intendere che i poliziotti, che a Chiomonte difendono non un cantiere ma lo Stato, sono come i nazifascisti e che, quindi, chi si oppone con violenza alla Tav ha una qualche comunanza ideologica e morale con gli eroi della lotta partigiana”. http://www.bergamonews.it/cronaca/la-val-di-susa-non-%C3%A8-marzabotto-155298Articoli recenti
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