Riceviamo e pubblichiamo:
COMUNICATO RIGUARDO I FATTI DEL FEBBRAIO 2010 A TREVIGLIO
Nel Febbraio 2010, un gruppo di giovani trevigliesi si organizzava per far rivivere uno spazio da anni abbandonato (dal 2005) e restituirlo alla collettività: l’asilo situato a lato della strada cassanese (ex statale 11). L’edificio inselvatichito da anni di inutilizzo e degrado, di proprietà del comune di Treviglio, ma situato su terreno di un privato, necessitava di pulizia e riorganizzazione. Proprio mentre si sistemava e si puliva, la polizia fece irruzione, pistole alla mano. Identificati e portati in questura li rilasciavano dopo un verbale.
Passati due anni arrivano quattro denunce per invasione/occupazione (Art.633c.p.), ma per il posto in questione nulla è cambiato, utilizzato come se fosse una discarica in balia degli eventi climatici.
Queste denunce non arrivano a caso. Infatti da quel Febbraio quel gruppo di giovani è cresciuto nel numero e nelle attività politiche, diventando un collettivo che si riunisce regolarmente.
Sono stati fatti volantinaggi contro la militarizzazione del territorio e la sua devastazione per effetto delle grandi opere sono state organizzate iniziative antifasciste legate alla resistenza. Attualmente il collettivo si confronta, con i pendolari che utilizzano i mezzi pubblici, riguardo il taglio dei servizi causato dal sistema capitalista grazie al pretesto della crisi.
Non ci si è mai scordati, però, della mancanza di spazi sociali che assilla Treviglio e tutta la Bassa Bergamasca. In questi territori, infatti, non ci sono mai stati spazi in cui si possa vivere una socialità differente da quella imposta dal sistema in cui ci troviamo. Proliferano discoteche e locali a pagamento con enormi incassi spesso per un unico proprietario, in cambio di un sabato sera di alienazione. Non ci sono mai stati spazi in cui l’attività politica sia gestita dal basso con momenti assembleari aperti a tutti. Proliferano sedi di partiti e politicanti che ci propinano non più credibili promesse di cambiamento. In un periodo in cui si è sempre più oppressi da mutui ed affitti inaccessibili, il bisogno di una casa riguarda sempre più persone, rimangono numerosissimi gli edifici e gli spazi lasciati all’abbandono, non utilizzati per anni, in cui il degrado li deteriora.
Siamo ben consapevoli del fatto che non ci concederanno mai uno spazio dove ci si possa organizzare tutti assieme per creare un’opposizione reale al sistema di cose presenti (ci abbiamo più volte provato), non per questo si avrà la nostra resa. Rilanceremo quindi la questione della mancanza degli spazi a Treviglio con più forza di prima.
Invitiamo tutti i solidali all’udienza prevista per il 27 Gennaio 2012 alle ore 9.00 in via Vincenzo Bellini presso il Giudice di Pace di Treviglio.
Collettivo Tana Libera Tutt* Treviglio
collettivotanaliberatutti@gmail.com