Venerdi 27 gennaio si è svolta l’udienza di smistamento presso il Giudice di Pace di Treviglio, nei confronti di 4 componenti del collettivo Tana Libera Tutt* di Treviglio denunciati per occupazione. Fuori dell’aula, però, si sono presentati in presidio un considerevole gruppo di giovani solidali con gli imputati. Mentre l’udienza dentro veniva rinviata al 30 Aprile 2012 fuori è stato affisso uno striscione che recitava “occupiamo, creiamo spazi sociali, no alla speculazione edilizia” . Durante tutta la mattinata è stato volantinato un comunicato a tutti i passanti. La presenza di più persone conferma ciò che già sapevamo, il bisogno di uno spazio di aggregazione autogestito dal basso riguarda tutti, giovani, studenti e lavoratori. In un periodo come quello che stiamo vivendo, di crisi economica e sociale, risulta sempre più necessario riappropriarci di ciò che è sempre stato nostro, le piazze, le strade, le scuole e i luoghi di lavoro. Dalla confusione più totale in cui versa la politica istituzionale nasce la necessità di autorganizzarsi, dalla cattiveria con la quale il sistema economico attuale e i suoi sostenitori si accaniscono contro lavoratori e studenti nasce la necessità di opporsi in modo radicale. Rivendichiamo quindi l’utilizzo di tutti quei numerosissimi spazi che ad oggi sono abbandonati a Treviglio, perché per molti, troppi, l’affitto è inverosimilmente alto, il mutuo è insostenibile, la retta universitaria troppo cara, il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici inaccessibile. In queste condizioni è inammissibile che esistano tanti luoghi totalmente abbandonati a se stessi. Quanti sprechi ancora dovremo sopportare?! Quanti ancora i sacrifici che dovremo fare?! Quante richieste dovremo fare ancora e quante non-risposte dovremo ricevere per capire che non è più tempo di aspettare ed elemosinare, noi iniziamo a riprenderci ciò che ci spetta: uno spazio, la strada, il centro, la città.
Collettivo Tana Libera Tutt* Treviglio