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Giornata contro l’omofobia. Il Comune di Treviglio boccia la sua adesione

Dopo aver ospitato il Gay Pride il Comune di Treviglio boccia l’adesione alla giornata mondiale contro l’omofobia. L’associazione gaylesbica e trans Articolo 37 e Arcilesbica XX Bergamo esprimono forte rabbia e profonda delusione per la scelta del Consiglio Comunale di Treviglio di bocciare la proposta di condanna dell’omofobia e l’adesione della città alla Giornata Mondiale contro l’omofobia, promossa su istanza delle associazioni LGBT locali, del PD e della Lista ABS, dopo che i contatti con Sindaco e Assessore alle pari opportunità si erano dimostrati infruttuosi.

La mozione chiedeva una formale condanna del pensiero e delle violenze omofobe, l’adesione alla Giornata Mondiale contro l’Omofobia, la segnalazione di tale adesione nella cartellonistica pubblica e sul sito internet ufficiale del comune, nonché la creazione di un tavolo di lavoro tra la giunta e le associazioni. Il consigliere di maggioranza Giuseppe Sghirlanzoni (Pdl, estremamente inserito nella realtà di Comunione e liberazione), supportato con estrema rozzezza verbale dal capogruppo leghista Francesco Giussani, ha esposto motivazioni della propria opposizione al diritto delle persone omosessuali e transessuali di vivere serenamente e pienamente le proprie vite con argomentazioni degne dei più retrivi e capziosi omofobi, urlando oltretutto a gran voce il proprio dissenso quando i promotori dell’iniziativa hanno ricordato la recente circolare del Ministero della Pubblica Istruzione in merito alla necessità di educare i giovani nella lotta all’omofobia. Agghiacciante il silenzio dell’assessore alle pari opportunità Pinuccia Prandina.

La nostra delusione si esprime nei confronti di una città che, dopo aver ospitato il primo Pride della provincia di Bergamo e avere avviato attività positive nei confronti delle realtà LGBT grazie alla collaborazione tra associazioni, ha scelto di tornare indietro nel peggiore dei modi: mentre il presidente degli Stati Uniti Obama annuncia la necessità di riconoscimento del diritto al matrimonio delle persone omosessuali, in Italia un comune di 30.000 abitanti può negare la minima sensibilità nei confronti del diritto di vita delle persone omosessuali e transessuali con argomentazioni che nel resto d’Europa porterebbero alle dimissioni a furor di popolo dei loro assertori.

“Schierarsi contro la Giornata Mondiale contro l’Omofobia – ha dichiarato Stefano Aresi, presidente di Articolo 37 – significa schierarsi a favore delle impiccagioni dei minorenni gay in Iran, delle torture a morte subite dal piccolo Daniel Zamudio in Cile non più di un mese fa, delle offese verbali , delle discriminazioni lavorative, dei soprusi continui. I consiglieri che hanno scelto di votare contro questa mozione hanno mostrato ai cittadini trevigliesi di essersi schierati. Contro i diritti e la dignità del 10% della popolazione”

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