L’amministrazione comunale, i rappresentanti delle associazioni e del comitato di quartiere Malpensata hanno di recente presentato un progetto per la riqualificazione del quartiere denominato “Abitare una nuova Malpensata”.
Già da tempo il quartiere è al centro di una campagna di disinformazione portata avanti dalla stampa locale, portavoce delle amministrazioni comunali, volta alla creazione di capri espiatori, paura del diverso e alla disgregazione dei rapporti umani, consentiti solo se circoscritti alla sfera privata o inseriti in eventi controllabili e commerciali come la “movida” in centro o sugli spalti di Città Alta.
Nonostante il clamoroso fallimento delle passate misure adottate (ronde, coprifuoco in via Quarenghi, esercito nelle strade), il comune vorrebbe intensificare la presenza della polizia locale nel quartiere, installare una nuova telecamera, e monitorare, al fine di “contenere a livelli normali”, la presenza di “immigrati” (!).
Questo voler quantificare la presenza di famiglie migranti, come indice di un disagio anzichè come un’opportunità di scambio culturale e di crescita, è una esplicita forma di razzismo di stato che vede come bersaglio gli “ultimi”.
Posto che possa esistere un’idea di normalità relativa alla presenza migrante in un territorio, viene da chiedersi cosa avverrà a chi sarà ritenuto in eccesso … deportazioni di massa, pulizia etnica?!
A nostro parere il termine “coesione sociale e vivibilità del quartiere” rimanda a ben altri aspetti: spazi culturali, aree verdi vissute, riqualificazione delle aree dismesse, opportunità di socialità e aggregazione volte alla solidarietà, alla condivisione, alla conoscenza e fiducia reciproca e alla partecipazione diretta nelle questioni che riguardano le nostre vite.
Riteniamo dunque che l’autogestione, praticata anche attraverso assemblee pubbliche, mercatini, orti collettivi, strade vive e piene di gente sia l’alternativa a quanto vorrebbe imporre il comune, nonchè un terreno di sperimentazione di interculturalità!
LA DIVERSITÀ È UNA RISORSA! NON DELEGARE!
IL QUARTIERE È DI CHI LO VIVE!
Anarchiche/ci della Malpensata
