L’opera deve essere conclusa entro il 2013. Per questo sono stati anticipati 2,5 milioni per la bonifica. Da rimuovere 80 mila tonnellate.
Sono iniziati ieri mattina i lavori di bonifica al tratto di Caravaggio della Brebemi, con la rimozione del fondo realizzato con materiale irregolare depositato dal gruppo Locatelli. Dall’alba i camion hanno iniziato ad operare al cantiere di Masano che con i suoi 400 metri di lunghezza, è l’area più ampia dove sono stati riscontrati inerti inquinati da metalli pesanti: cromo esavalente e arsenico. In tutto sono una cinquantina i mezzi pesanti che quotidianamente e fino al 21 dicembre andranno avanti e indietro per smaltire le scorie di fonderia non trattate e utilizzate per il sedime. Conclusa la pulizia del tratto di Caravaggio i lavori di bonifica si prenderanno una pausa e ripartiranno il 2 gennaio sul tratto contaminato di Treviglio, lungo 272 metri; infine, dal 7 gennaio, toccherà al tratto di Antegnate, lungo 374 metri.
«Saranno rimosse 500 tonnellate al giorno – spiega l’ingegner Sabino Del Balzo, direttore di Bbm, il Consorzio che sta realizzando l’autostrada -. Il materiale viene portato in una discarica autorizzata allo smaltimento».
Secondo il cronoprogramma i lavori dovrebbero concludersi entro il 15 febbraio, con la rimozione di circa 80 mila tonnellate di materiali. «La fase successiva – continua Del Balzo – sarà verificare che l’inquinamento non sia filtrato sotto il sedime contaminando il terreno. Per questo saranno effettuati dei carotaggi in contradditorio con l’Arpa».
La scoperta dei materiali inquinati nel sedime è emersa un anno fa nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Brescia che indagava su una presunta tangente pagata da Pier Luca Locatelli, titolare dell’omonimo gruppo, all’ex vicepresidente del Consiglio regionale Franco Cristiani Nicoli per l’autorizzazione della discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona). Durante le indagini emersero irregolarità anche sui lavori dell’autostrada. Brebemi e il consorzio Bbm sono parti lese nella vicenda ma per rispettare i tempi di conclusione dei lavori dell’autostrada hanno preferito anticipare i 2,5 milioni di euro e avviare subito la bonifica senza aspettare la conclusione del procedimento giudiziario.
