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Resoconto del corteo contro la repressione a Saronno

Riportiamo qui di seguito un breve report sul corteo contro la repressione che si è tenuto sabato scorso a Saronno (Va). Invitiamo tutti a portare solidarietà ad Oscar al presidio che si terrà venerdì 25 marzo alle ore 9.00 al Tribunale di Busto Arsizio in Largo Volturno.

*/Questa non vuole che essere una ricostruzione, parziale senza dubbio, di ciò che è avvenuto il 19 marzo a Saronno. A breve diffonderemo un comunicato e informazioni precise sulla situazione del ragazzo in stato di arresto. Per ora sappiamo solo che si trova nel carcere di Busto, il reato contestatogli dovrebbe essere resistenza aggravata e lesioni./*

Il 19/3 Saronno è stata attraversata da oltre 400 persone, saronnesi e non, scesi in piazza per dare una risposta alla infame repressione della
questura di Varese, che in Febbraio aveva consegnato 12 avvisi orali ad altrettanti/e ragazze/i attive in provincia.
Dall’altra parte il solito spropositato dispiegamento di forze del dis-ordine non ci ha impedito di scandire slogan contro il razzismo, il
nucleare, i CIE e l’ondata di repressione che ha colpito ogni opposizione della nostra provincia; sono stati fatti vari interventi,
sono state imbrattate con della vernice alcune banche, diffusi vari volantini sull’emergenza abitativa, sulla speculazione edilizia,
sull’eco-disastro nucleare giapponese. Questo fiume di idee deve aver notevolmente irritato chi fa dell’obbedienza la propria ragion di vita, e sin da inizio corteo la digos, spinta non certo dalla solidarietà, voleva restare in piazza con i manifestanti. L’irritazione deve essere aumentata a dismisura quando,
sotto un temporale furioso, tra scrosci di pioggia e grandine, i manifestanti non solo non si sono dati per vinti, ma al contrario, come
per rispondere al temporale, si sono fatti più rumorosi e i cori sono stati urlati con più forza e frequenza. Sotto la pioggia ci si è
galvanizzati, si rideva della grandine e del vento, si rideva degli sbirri che si stavano prendendo tutta quell’acqua perché “di turno”,
mentre dall’altra parte ci si gustava ogni goccia.
E’ stata anche quest’euforia a portarci a deviare il corteo, e a tentare di passare per il centro città, precedentemente negato dalla questura
(si sa, le idee sono pericolose, quindi è meglio che rimangano imbottigliate nel traffico cittadino). I poliziotti bagnati e
infreddoliti hanno titubato, i manifestanti, carichi e entusiasti, sono straripati e si sono presi una prima via del centro. Neanche il tempo di
ricompattarsi e a fondo corteo, tra la celere l’irritazione monta: per non aver saputo arginare il fiume in piena, per essere bagnati e in
servizio, per i cazziatoni dei superiori.
Il nervosismo, si sa, crea disastri. E così, a freddo, e del tutto inaspettatamente, mentre dall’altra parte una parte della digos
autorizzava il nuovo percorso, alle spalle le forze del dis-ordine partono con una prima carica, provocata dal cercare di spingere avanti
un corteo che dall’altra parte veniva bloccato dalla stessa polizia; fortunatamente i compagni riescono ad arginare questo primo attacco (non
senza subirne i colpi, dato che alcune teste sono state aperte), scongiurando scenari di caccia all’uomo per tutta la città. Il corteo
cerca di ricompattarsi in Piazza della Libertà mentre le forze di polizia tentano di riorganizzarsi, ma la tensione è alta e appena
imboccata via Garibaldi avviene una seconda carica a cui viene data una seconda risposta. A questo punto si palesa l’incapacità dei funzionari
di piazza a contenere gli stessi celerini che dovrebbero controllare.
Dal canto nostro non possiamo che rivendicare le pratiche utilizzate per diffondere il nostro pensiero, per farci sentire e anche per difenderci
dalla violenza delle forze di polizia.Ritornata la calma il corteo si è sciolto in stazione (dopo aver percorso le strade che fin dall’entrata in centro si volevano percorrere: a cosa sarebbero servite quindi queste cariche, dato che il corteo non si è sciolto, non ha cambiato percorso, non stava provocando
scontri con chicchessia né attaccando alcunché? L’unico obbiettivo datosi dalla polizia pare essere quello di impedirci di comunicare con
le poche persone rimaste nel centro di Saronno).
Purtroppo nella giornata di domenica apprendiamo che un ragazzo di Milano è stato arrestato e condotto al carcere di Busto Arsizio. Nei
prossimi giorni speriamo di poter dare più informazioni.
Ringraziamo tutte le realtà e le individualità che hanno preso parte attivamente al corteo, trasformandolo davvero in un momento non solo di
protesta e conflitto ma anche di confronto e supporto reciproco.
Con buona pace di chi ci ha avvisati, noi non siamo disposti a chinare la testa di fronte a questi soprusi e risponderemo colpo su colpo alla
loro violenza, alla loro prepotenza.
Oscar subito libero!
TeLOS

Oscar libero subito! Presidio solidale al tribunale di Busto Arsizio

Oscar, il compagno arrestato al corteo di Saronno, è stato sentito il 23 marzo per direttissima al tribunale di Busto. Ha risposto al giudice negando le accuse che gli sono state rivolte. Chiede ai compagni che le avessero, di fornire foto che dimostrino che non era armato di oggetti atti a offendere, come tutti abbiamo potuto vedere durante il corteo. Ovviamente consegnare di persona tali materiali ai compagni della zona, non postarle su Indymedia, non inviarle con nessun mezzo.
PRESIDIO SOLIDALE! OSCAR LIBERO ORA!
VENERDÌ MATTINA ORE 9.00 TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO in Largo Volturno

Assemblea delle realtà delle province di Como e Varese.

Lettera a Varesenews

“l’abbiamo visto tutti, la polizia ha attaccato alle spaalle e il corteo ha cercato di difendersi”
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id=199429

Ecco cosa ho visto al corteo di Saronno

Egregio direttore di Varesenews, vorrei proporre un mio racconto, come osservatore, dei cosidetti “momenti di tensione” del corteo che lo scorso sabato ha attraversato Saronno e ne chiedo la pubblicazione sul vostro quotidiano. Non sono un comunista, nè frequento centri sociali, non sono di destra o di sinistra. Non mi interesso molto di politica, perchè alcune vicende della mia vita mi hanno portato ad interessarmi soprattutto di altro, complici alcuni gravi problemi di salute. Innanzitutto una precisazione. Si accusa le centinaia di ragazzi sfilati per le vie di Saronno di essere dei violenti, o di averne accettato la presenza.

Mi pare però difficile considerare violenza un po’ di vernice spruzzata quà e là, sulle organizzazioni internazionali di “strozzini”, quali sono le banche oppure sulle agenzie interinali (agenzie di “caporalato” si dovrebbe chiamarle!) che ricavano profitto dalla precarietà e dalla disperazione di chi non riesce a trovare lavoro. Sarebbe come dire che compio un atto di violenza ogni volta che io, fumatore, butto la cicca sul marciapiede, perchè lo sporco e lo rendo meno “utilizzabile”. Si può non essere d’accordo ma, usiamo le parole per il loro reale significato, questa non è assolutamente “violenza”. E poi veniamo al punto più importante. Sono stato testimone, come tanti altri, della carica di carabinieri e polizia contro i manifestanti. Il giorno dopo ho confrontato l’idea che mi sono fatto degli avvenimenti con altri passanti, con alcuni abitanti che erano affacciati ai balconi di quella via (si chiama Via Portici se non sbaglio, mi scuso per l’amnesia) e con alcuni negozianti che hanno protetto alcuni manifestanti picchiati all’interno dei loro esercizi. Insomma, parliamoci chiaro: i ragazzi del corteo (che poi si continua a definirli “giovani”, ma io ho visto anche gente di una certa età) hanno evidentemente fatto di tutto per allontanarsi dalla polizia intruppata che spingeva, spingeva, spingeva…

Questo mi è stato confermato specialmente da chi vedeva la scena dall’alto dei balconi: tutti mi hanno confermato ciò che anche io ho visto! Il corteo procedeva nella via e le ultime due o tre file procedevano tenendosi a braccetto e camminando all’indietro, per evitare di dare le spalle alla polizia e per proteggersi da un eventuale “attacco”. Non c’è stato nulla di ciò che si vede in altri casi alla televisione in caso di alcune manifestazioni o partite di calcio, dove due schieramenti si fronteggiano, finchè non si arriva allo scontro! Il corteo è stato praticamente “attaccato alle spalle”… Quindi si smetta di dire scempiaggini! Non c’è stato alcun “momento di tensione” prima della carica delle forze dell’ordine. Per il resto, ognuno si faccia la sua idea, ma che si giudichi basandosi su verità “argomentate” e non sullo strillare della propaganda, pro o contro che sia.

Ringrazio per l’attenzione e saluto,
24/03/2011
Alessandro N.

Posted in Comunicati/volantini, FuoriProvincia.

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