«Mi interesserebbe sapere quale Arpa… è meglio che ti informi tu…». Appariva piuttosto agitato al telefono, il 30 agosto scorso, Pierluca Locatelli, dopo aver appreso da un suo dipendente che il Comune di Treviglio aveva chiesto, qualche giorno prima, all’Arpa di effettuare dei controlli sulle scorie di acciaieria versate dalla sua impresa, la «Locatelli Spa» sul fondo della Brebemi.
Secondo l’ordinanza del gip di Brescia che ha portato all’arresto dello stesso Locatelli, del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani e di altre 8 persone nell’inchiesta su corruzione e il sospetto smaltimento illecito di rifiuti sotto la Brebemi, i timori del titolare del colosso nel settore dei lavori stradali sarebbero stati dettati dalla sua consapevolezza che una rilevante parte delle scorie versate sul fondo autostradale non fosse a norma di legge. Continued…