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Scontro tra ministeri, a rischio i soldi per la Tav Treviglio-Brescia

Tremonti vorrebbe ritirare finanziamenti già concessi al ministero delle Infrastrutture. Ma sulle opere già contrattualizzate si rischiano pesanti penali.

Non solo il ponte sullo stretto di Messina. C’è ache l’Alta Velocità ferroviaria Treviglio-Brescia (lotto della Milano-Venezia) tra le opere messe a rischio dallo scontro in atto tra il ministero delle Infrastrutture e il ministero dell’Economia. Lo scontro si gioca tutto sull’intenzione, da parte del ministro Tremonti, di ritirare finanziamenti per 6 miliardi di euro, già concessi alle Infrastrutture e in molti casi già impegnati per sottoscrivere contratti, ad esempio nel caso della Tav Treviglio-Brescia. In quei 6 miliardi ci sono anche i soldi, almeno una parte, per l’agognato ponte sullo stretto di Messina, ovvero i 330 milioni destinati ad un aumento di capitale (l’ennesimo) della società Stretto di Messina. Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, punta i piedi. non si possono ritirare i fondi destinate ad opere che quasi sono già in cantiere. Ma il ministero dell’Economia, per ora, non vuole saperne. Nel caso di opere già contrattualizzate, come la Tav (per la quale si stanno predisponendo i lavori) il rischio più grave è quello delle penali: se venisse meno ai patti per mancanza di fondi la stazione appaltante (il ministero o chi per lui) rischia di dover pagare penali tra il 5 e il 10 % dei quattro quinti dell’importo dei lavori: vale a dire ad esempio che su un’opera da un miliardo potrebbero scattare penali per le casse pubbliche tr ai 40 e gli 80 milioni di euro.

http://www.bergamonews.it/bassa/articolo.php?id=47729

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