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Brebemi, ricorso alla Corte Europea. Legambiente: danneggia gli abitanti

Legambiente inaugura la «fase tre» del suo scontro legale contro l’autostrada Brebemi e lo fa ricorrendo alla Corte europea per i Diritti dell’uomo. «Contestiamo tutto della Brebemi: il consumo di suolo, l’impatto su traffico e smog, l’insufficienza delle compensazioni, l’irrazionalità del piano finanziario, la mancanza di una pianificazione regionale della mobilità – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – il Tar e il Consiglio di Stato hanno ritenuto, incomprensibilmente e adducendo motivazioni burocratiche, che la nostra associazione non avesse titolo a difendere l’interesse dei cittadini per un ambiente sano, con meno cemento e meno traffico. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci ad un arbitro sovranazionale, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e contiamo questa volta di ottenere una sentenza, qualunque essa sia, ma che riconosca il buon diritto dei cittadini e delle associazioni di rivolgersi alla magistratura per tutelare il proprio ambiente».

La Brebemi, nella valutazione di Legambiente, è un inutile duplicato della Milano – Venezia. «I suoi costi, che ormai viaggiano oltre i 2400 milioni di euro, non potranno essere coperti da finanziatori privati, perchè il costo del pedaggio sarà imposto dalla concorrenza della Serenissima: per questo Brebemi è destinata a diventare una voragine di spesa pubblica – continua l’associazione ambientalista -. Brebemi è invece un progetto fortemente segnato dagli appetiti immobiliari dei proprietari dei terreni agricoli dislocati tra la periferia bresciana, la bassa bergamasca e l’Est Milanese, dove non a caso i capannoni e le lottizzazioni stanno sorgendo come funghi: è così che Brebemi darà il suo contributo – stimato in 70.000 veicoli/giorno – alla crescita dell’inquinamento atmosferico in Pianura Padana».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/237136_legambienete_ricorso_contro_brebemi_alla_corte_europea_dei_diritti_delluomo/

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