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Nuova Autostrada, Legambiente: «È una presa in giro mediatica»

«Guardando l’offensiva mediatica – si legge in un comunicato stampa di Legambiente – messa in atto mercoledì 21 marzo dai promotori e dai sostenitori dell’autostrada Bergamo-Treviglio, verrebbe da dire che non è un’infrastruttura ma l’ottava meraviglia del mondo. Almeno a parole».

«L’autostrada – continua il comunicato di Legambiente – nasce  stando ai documenti presentati ai Comuni durante le fasi istruttorie, come collegamento fra BreBeMi e Pedemontana, destinata a fluidificare un traffico prettamente autostradale».

«Mercoledì apprendiamo che, a fronte delle incalzanti domande provenienti dal territorio e a fronte di una concreta e inaspettata mancanza di consenso, la stessa autostrada toglierà dai centri urbani fra Treviglio e Bergamo 24.000 autovetture al giorno».

«Come mai, questo miracolo? Non solo, ma con abile gioco di parole il traffico locale che su 16 km si spalma da paese a paese, non diventa più locale ma di “medio raggio”. Resta il fatto che chi dovrebbe usare l’autostrada avrebbe a carico un pedaggio. E qui scatta la più mirabolante delle operazioni di marketing».

«Scenario da sogno: pedaggio irrisorio, sconti ai residenti, fantastici sistemi di esazione dei pedaggi. Manca solo l’offerta speciale: uno svincolo (con annesso ipermercato) in omaggio al Comune che garantirà più utenti. L’unica spiegazione del perché si continua ad immobilizzare risorse in nuove e costose autostrade sta nelle predilezione a mettere le mani su nuove “rendite garantite” come le autostrade».

«A nulla varranno le operazioni messe in atto di ricerca del consenso ed imbellettamento dell’opera. Sarebbe meglio aprire un confronto con il territorio, rivedendo un progetto che non risponde ad alcuna priorità. L’area padana è la più inquinata d’Europa come dimostrano i dati delle centraline di Bergamo e Treviglio».

«A fronte di questa situazione, la scelta dovrebbe essere opposta a quella di aggiungere nuovi flussi di traffico stradali al territorio rilanciando il trasporto pubblico ed il traffico ferroviario sulla raddoppiata e sottoutilizzata linea Bergamo-Treviglio. In altre parole, cercare di togliere traffico dalle strade offrendo alternative comode e concrete».

«Aumenteranno i costi preventivati dell’opera. La scusa è già pronta. Colpa delle alternative al tracciato imposte da amministratori locali ed i costi quadruplicheranno come per la Brebemi. Arriva però la ciliegina sulla torta . Un Parco tecnologico agricolo a Castel Cerreto. Dove appunto l’agricoltura verrà “valorizzata” con un’area di sosta autostradale pari a 6 campi da calcio. Come il tracciato in trincea da Pontirolo a Treviglio che farà del tracciato autostradale una lunga cava. Di cui naturalmente, non si parla».

«Francamente resta forte l’impressione di una presa in giro mediatica. Il progetto non si può giustificare ma non si tocca. L’operazione è solo quella della ricerca del consenso. Ribadiamo: un passo in avanti è necessario. Occorre valutare l’utilità dell’opera e valutare le alternative. Sappiamo che ci troviamo in un periodo di crisi e che i fondi pubblici destinati alle infrastrutture sono risicati, ma da questa situazione non si esce accettando e promuovendo, a prescindere da qualsiasi contesto territoriale, ogni opera che venga proposta in project financing».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/276471_legambiente/

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