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Prosegue il progetto Brebemi. Riparte il confronto nella Bassa

Incontri periodici, a breve scadenza, con Brebemi e Bbm (il consorzio incaricato della costruzione dell’infrastruttura) in cui ogni Comune potrà discutere dei problemi e delle criticità legate alla realizzazione, sul suo territorio, dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano. È quanto concordato dai Comuni di Casirate d’Adda, Treviglio, Cassano d’Adda, Rivolta d’Adda, Truccazzano nell’incontro che hanno avuto con il direttore generale di Brebemi Bruno Bottiglieri ed alcuni tecnici intervenuti in rappresentanza di Bbm.

INCONTRI PERIODICI
Tale incontro fa seguito alla conferenza stampa convocata la scorsa settimana dai cinque comuni (più Fara d’Adda che non era presente all’incontro) per sollecitare chiarimenti sul progetto esecutivo dell’autostrada (al fine di «sapere esattamente dove passerà»), sulle opere di mitigazione ambientale, sugli espropri e per lamentarsi della «mancanza di comunicazione» fra gli enti locali e Brebemi e Bbm. Un problema questo che nella riunione si è deciso di risolvere appunto programmando incontri periodici fra le parti: tre sono già stati messi in calendario. Rappresentanti di Brebemi e Bbm la prossima settimana si recheranno a Truccazzano (domani), Casirate (mercoledì) e Cassano (giovedì) per discutere faccia a faccia con i rispettivi amministratori comunali. «Fino ad ora – afferma il sindaco di Truccazzano Vittorio Sartirana – siamo stati costretti ad esporre i nostri problemi in collegi di vigilanza affollati che si riunivano a distanza di mesi. Ovviamente senza poi avere le opportune risposte in merito a ciò che chiedevamo. Speriamo che d’ora in poi, avendo con Brebemi e Bbm un rapporto più diretto, potremo finalmente arrivare a risolvere i nostri problemi». Problemi che nell’incontro di giovedì sono stati solo «sfiorati».

IL PROGETTO ESECUTIVO
Quanto al progetto esecutivo il direttore generale di Brebemi ha rassicurato che non appena sarà approvato da Cal (Concessionaria autostrade lombarde) sarà presentato, nella parte di competenza, ad ogni Comune. Argomento più caldo: gli espropri. I residenti delle abitazioni che, trovandosi sul tracciato dell’autostrada, sono destinate all’abbattimento, non hanno ricevuto alcun indennizzo. Caso emblematico la Cascina Lina di Cascine San Pietro, frazione di Cassano, le cui famiglie residenti ancora non sanno nemmeno quando dovranno lasciare la propria abitazione. Tali situazioni di impasse sono dovute al fatto che il 50% degli indennizzi dovrà essere pagato da Rfi. «A quanto risulta però Rfi – afferma l’assessore all’Urbanistica di Cassano Mario Lomini – in questo momento ha comunicato di non avere sufficienti risorse economiche. Noi però non possiamo andare avanti così. Per risolvere una volta per tutte la questione Cascina Lina ho quindi proposto che venga convocata al più presto una apposita riunione». Proposta accolta con favore dal direttore generale Bottiglieri sempre più preoccupato dal fatto che i lavori della costruzione dell’autostrada si stanno avvicinando all’edificio rurale rischiando quindi il blocco.

LA CAVA A CASSANO
Altro problema è la cava di prestito legata alla costruzione della Brebemi inizialmente prevista a Caravaggio ma poi trasferita a Cassano. Il direttore generale Bottiglieri si è limitato a dire che l’iter per la sua realizzazione procede secondo quanto previsto dalla legge. Il Consiglio comunale di Cassano ha però approvato all’unanimità un ordine del giorno che ha dato mandato al sindaco Edoardo Sala di opporsi alla cava di prestito. Due i punti su cui far leva: il suo impatto ambientale negativo e la deliberazione 42 del settembre 2009 del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) «che prevede che le cave di prestito alternative a quelle previste nel progetto esecutivo debbano essere individuate con la condivisione dei comuni interessati». «Noi però – tiene a ribadire il sindaco Sala – non siamo mai stati coinvolti».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/155544_prosegue_il_progetto_brebemi_riparte_il_confronto_nella_bassa/

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