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No Muos, incontro con Pippo Gurrieri

nomuosVenerdì 22 marzo ore 21

Conferenza con Pippo Gurrieri del movimento No Muos di Niscemi

In Sicilia, a Niscemi, la marina militare USA vuole costruire un impianto di comunicazione satellitare ad altissima frequenza denominato M.U.O.S. (Mobile User Objective System) ma la popolazione teme gli effetti del campo elettromagnetico e da tempo si oppone con tutti i mezzi ai lavori.
La resistenza dei cittadini è riuscita a bloccare il cantiere ed a imporre la questione MUOS all’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica, mettendo il governo e i suoi padroni americani in difficoltà.

Diciamo no al muos. Diciamo no ad una nuova base militare usa in territorio italiano. Diciamo no al militarismo ed alle spese militari.

La manifestazione del 30 marzo si avvicina e il clima comincia a surriscaldarsi in Sicilia.

Giovedì 14 marzo quindici perquisizioni poliziesche tra Niscemi e Catania che seguono il clima di continua provocazione sbirresca degli ultimi giorni. Peppe del presidio NoMuos di Niscemi e tra i perquisiti di oggi ci descrive la caldo la situazione. Sintonizzatevi su: http://www.radiocane.info/nomuos-ondata-di-perquisizioni/

 

Negli ultimi mesi a Niscemi, in Sicilia, si sta sviluppando un forte movimento di opposizione popolare all’installazione di potenti antenne militari USA. Con i primi blocchi, cortei e le azioni di disturbo ai militari, sono arrivate anche perquisizioni, denunce e fogli di via ma anche le botte come avvenuto proprio in questi giorni quando polizia e carabinieri hanno compiuto azioni di sgombero nel presidio permanente per far passare dei mezzi con operai all’interno della base.

Cos’è il MUOS?
Il MUOS (Mobile User Objective System), la cui costruzione è cominciata a Niscemi (Caltanisetta) è uno dei quattro terminali terrestri USA per il controllo dei droni Global Hawk, gli aerei senza pilota già sperimentati con “successo” durante la guerra di Libia. Si tratta dunque di una rete di antenne e di satelliti per la telecomunicazione globale, utile non solo per azionare e controllare gli aerei senza pilota, ma anche missili all’uranio impoverito e armi atomiche in miniatura.

Perché NO MUOS!
La costruzione di questo terminale oltre che a devastare un territorio ad uso agricolo e la zona protetta della”Sughereta” esporrebbe la popolazione per 120 km di raggio a potentissime onde elettromagnetiche in grado di provocare malattie gravi e permanenti compresa la necrosi dei tessuti. Inoltre a Niscemi esiste già una grande stazione di comunicazioni della marina USA con 41 antenne di cui una alta 150 metri, che, utilizzando basse frequenze, permette di comunicare con i sottomarini nucleari e ostacolare le altrui comunicazioni. In simili strutture, qualsiasi militare USA, comodamente seduto in poltrona davanti ad uno schermo, può portare distruzione e morte in ogni angolo del pianeta “senza combattere”, come se si trovasse davanti ad un videogioco senza alcun riflesso sulla propria coscienza. Il MUOS è dunque il perno delle nuove guerre americane; quando entrerà in funzione (attorno al 2015), tutte le forze armate USA potranno essere messe in allerta e in azione simultaneamente.

Chi lo costruisce?
Il programma da almeno 6milioni di dollari è affidato alla Lockheed Martin, produttrice dei famosi F35, armi di distruzione che costeranno agli italiani almeno 15 miliardi di euro. Per la costruzione a Niscemi la Gemmo s.p.a. Di Arcugnano (Vicenza)impresa che figura tra i finanziatori di Lombardo, ex presidente della regione Sicilia che ha dato i permessi per la sua realizzazione così come fecero sia Berlusconi che Prodi durante i loro governi. Inoltre sia l’Università di Catania che quella di Palermo hanno ricevuto cospicui finanziamenti da enti militari Usa per la ricerca direttamente legata al progetto MUOS.

Viviamo dunque in tempi di guerra. Ad una guerra esterna portata avanti con bombe ed occupazioni militari corrisponde un fronte interno fatto di militarizzazione delle città, rastrellamenti di migranti ed aumento degli squilibri sociali. I soldati pattugliano le strade e i così detti “obbiettivi sensibili” (CIE, ambasciate, piazze). Territori interi vengono dichiarati zone militari di interesse strategico (siti per discariche, cantieri TAV). E’ ora di dire basta a tutto ciò!

Diciamo no al MUOS! Diciamo no al controllo sociale, al militarismo e alla guerra!

Antimilitarist* Anarchic*

Scarica qui il volantino

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