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NO AL COPRIFUOCO! Giovedì 25 nov. tutti in via Quarenghi!

Giovedì 25 novembre 2010 è il primo giorno di applicazione dell’ordinanza coprifuoco in Via Quarenghi a Bergamo, giovedì sarà il primo giorno di disobbedienza all’ordinanza!

A partire dalle 19, proprio nel tratto della via colpito dal coprifuoco, si terrà una colorata e allegra festa di protesta, per dire che i cittadini italiani e stranieri di Bergamo non vogliono nessun coprifuoco, né in via Quarenghi né altrove!

Dopo le  trovate dei mesi passati fatte di leggi antiaccattonaggio, militari nelle strade, rastrellamenti di immigrati nelle vie cittadine, sgomberi di campi rom , proclami di ronde, l’assessore al razzismo del comune di Bergamo Invernizzi, giunge al culmine del suo delirio securitario:  IL COPRIFUOCO.
Il coprifuoco è definito come un dispositivo imposto da autorità militari/statali, usato in zone interessate da operazioni di guerra . Dunque finalmente le istituzioni gettano la maschera e  palesano il fatto che ci troviamo in tempi di guerra.
Ad una guerra esterna fomentata da interessi economici e condotta con false missioni di pace condite da bombardamenti e morti civili, corrisponde infatti  un fronte interno per difendere una società sempre più diseguale, precaria e razzista, alla continua ricerca di un capro espiatorio da gettare in pasto all’opinione pubblica  per distoglierne l’attenzione dalle vere  problematiche che attanagliano la gente comune ed a giustificare l’aumento di controllo sociale.

In questa logica del capro espiatorio, via Quarenghi rappresenta per Bergamo un’area dove si sperimentano a tutti i livelli relazioni interculturali dal basso (umane, commerciali..), dove la strada è vissuta dalla gente in maniera spontanea. Dunque simbolicamente l’obbiettivo privilegiato di una giunta composta da leghisti e fascisti, la cui priorità resta spettacolarizzare l’uso della forza nei confronti dei migranti a fini elettorali; creare una fobia di massa verso il diverso, orientare l’opinione della gente verso interessi vuoti.
Si assiste quotidianamente a rastrellamenti razziali in strada dove si è controllati in base al colore della pelle, a perquisizioni porta a porta con un dispiegamento di uomini e mezzi inutile e costoso. Situazioni in cui nella via viene interrotto il fluire della quotidianità per sostituirlo con uno stato di eccezione, oggi praticato sui migranti, domani esteso a tutte le fasce sociali più deboli.
Per la giunta comunale e per i governi in generale, l’immigrato non dovrebbe esistere al di fuori di uno sfruttamento lavorativo dunque, votato “per sua natura” alla clandestinità.
Questo tipo di controllo razziale spesso culmina con la reclusione nei Centri di Identificazione ed Espulsione o in carcere e, successivamente,con l’espulsione di persone la cui unica colpa è quella di non avere un documento in regola e di aver cercato una vita migliore nel nostro paese, in fuga da guerre e povertà.

Questa operazione mirata su via Quarenghi potrebbe anche nascondere  un disegno di speculazione edilizia: liberare gli stabili (alcuni dei quali già vuoti da anni) di un isolato adiacente al centro  al fine di rendere la via appetibile al mercato immobiliare e commerciale di lusso.
Un tipo di speculazione già effettuata negli anni passati nei borghi storici di città alta, ora trasformata in una vuota vetrina turistica dove alle vecchie botteghe artigiane e ai vecchi abitanti sono subentrate boutique turistiche e un tipo di residenzialità d’elite e di lusso .

Con il coprifuoco via Quarenghi diventerebbe quindi una strada deserta  in nome di una  sicurezza fatta di paura controllo e pregiudizi. In realtà noi sappiamo che la vera sicurezza si esprime con strade frequentate e vive, con spazi di socialità  e libera espressione , ma soprattutto con diritti, dignità e libertà per tutti!
No al razzismo di stato! Basta rastrellamenti ed espulsioni!
E’ora di dire basta!! In tempi di guerra il silenzio è complicità!

NEMICHE/I DEI RAZZISTI E DEI LORO LAGER

Posted in Comunicati/volantini.

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