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Lo sgombero della Cascina di via Ponchia a Bergamo

Martedì 6 ottobre uno spiegamento di un centinaio di agenti di vari corpi di polizia, con una quindicina fra blindati ed auto, hanno circondato la Cascina vuota, poi degli operai hanno murato varie entrate dello stabile, che dal 2013 era usufruito come spazio autogestito da giovani, da noi anarchici e da molte altre realtà sociali che avevano deciso di utilizzare questo ex asilo, che il Comune, proprietario, aveva lasciato colpevolmente degradarsi. Siamo proprio in un mondo che va al contrario: coloro che mal gestiscono i beni pubblici o volevano svendere l’immobile sono considerati amministratori rispettabilile persone che si sono impegnate a riutilizzare questo spazio per sviluppare indipendenza sociale, eseguendo un minimo di manutenzioni, tagliando erbacce, pulendolo e salvaguardandolo dall’abbandono, sono considerate dei delinquenti. Già un paio di anni fa l’amministrazione comunale aveva abbozzato un progetto di riutilizzo dell‘area per la costruzione di 9 minialloggi per donne in difficoltà, che dovevano essere realizzati e gestiti dall’associazione Ruah (recentemente indagata per truffa a danno dello Stato!) che sembra avesse da investire 1,5 milioni di Euro!?? Finora però di concessioni edilizie e d’inizio dei lavori nessuno ne aveva mai dato notizia. Oggi invece sono stati emessi da un giudice 13 procedimenti penali verso presunti occupanti; di cosa? di uno stabile abbandonato? a chi avrebbero sottratto il bene? Se il Comune voleva e vuole realmente ristrutturare, bastava e basta comunicarlo, lasciando un paio di mesi per sgomberare le varie suppellettili non di sua proprietà. Solo dopo si potrebbe parlare di occupazione abusiva con sottrazione del bene… Sintomo ulteriore di un mondo che va al contrario, ci tocca leggere dichiarazioni di esponenti dell’opposizione che inneggiano alla legalità, quando il loro partito è stato condannato per sottrazione di 49 milioni di € di fondi pubblici, per non parlare delle innumerevoli indagini giudiziarie che coinvolgono praticamente tutti i partiti politici parlamentari, il cui più grande impegno, riteniamo, sia quello di occupare poltrone per percepire lauti stipendi, rispetto al poco lavoro reale che svolgono Usare spazi lasciati inutilizzati non può essere un reato; le tante energie spese per bloccare l’uso della Cascina consigliamo di rivolgerle altrove: scoprire per esempio i nazifascisti che almeno 3 volte sono entrati nello stabile imbrattandolo di minacce, danneggiandolo ed allagandolo oppure scoprire coloro che hanno quasi assassinato nel 1996 dei giovani che riutilizzavano temporaneamente uno stabile abbandonato di via Legrenzi; perseguire le malversazioni… Siamo i primi ad augurarci che i 9 alloggi siano pronti e assegnati entro la fine del prossimo anno, anche se, come abbiamo già scrittoriteniamo che in città vi siano spazi migliori da adeguare allo scopo, con minore spesa. Cittadini! Non fatevi condizionare da tante scemenze scritte da pennivendoli e politici che sono solo bravi a buttarla in caciara per camuffare il loro odio politico e le loro pratiche per la creazione di asservimento clientelare. I beni pubblici devono servire all’autonomia del corpo sociale, non alla sua sottomissione o peggio all’affarismo dei  politicanti e dei loro cortigiani.

 Spazio Anarchico Underground

Posted in Comunicati/volantini.