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Sullo sgombero della Kascina Autogestita Popolare

Riceviamo e volentieri diffondiamo il comunicato del Comitato 7×7 sullo sgombero della Kascina Autogestita Popolare.

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E’ stata sgomberata la Kascina Ponchia con un blitz delle forze dell’ordine il mattino del 6 ottobre 2020. All’interno non c’era anima viva. Il giudice per le indagini preliminari ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo della struttura che l’ha resa inaccessibile murando i possibili accessi e sequestrando tutto il materiale politico (libri, manifesti, volantini e tutto ciò che è servito in questi anni a rendere il posto usufruibile.

Inoltre sono state denunciate 13 persone perché viste da una telecamera installata all’entrata della Kascina.

E proprio attraverso la telecamera che hanno identificato 12 persone che si sarebbero ritrovate, a loro dire, per vedere la proiezione di un incontro di calcio.  Narrazione sbirresca che potrebbe aprire scenari tragi-comici ipotizzando, magari,il daspo per tutti i 12.

Meno di un anno fa, la signora Carbone, dirigente del Comune di Bergamo, aveva denunciato che la Kascina Ponchia era stata occupata il 13 dicembre 2013 da un gruppo denominato Kap che utilizzava questo immobile per  iniziative alle quali partecipavano un enorme numero di frequentatori e denunciava come le condizioni dell’immobile fossero fatiscenti e quindi pericolose per l’incolumità degli occupanti e dei frequentatori.

Tutto questo non corrisponde al vero: una domenica di febbraio 2019, mentre molti frequentatori, famiglie e bambini trovavano all’interno della Kascina un momento di aggregazione e socializzazione, i tecnici di Palafrizzoni e dell’Ats, attuarono un sopralluogo insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla: “L’obiettivo – spiega – è quello di verificare la situazione strutturale e igienico sanitaria dell’immobile”.  Sembra che non solo per i frequentatori della Kascina l’immobile non fosse in cattivo stato, ma le stesse prime rilevazioni dei tecnici e le parole dell’assessore Brambilla non trovarono nessun pericolo strutturale o carenza igienico-sanitaria.  Le loro dichiarazioni pubblicate sui quotidiani locali così recitavano in quei giorni: “da una prima sommaria indagine non sembrano emersi problemi sotto il profilo strutturale, e nemmeno da un punto di vista igienico, Ats non ha comunicato nulla di allarmante” commenta Brembilla. Tant’è che si è poi saputo che lo stesso assessore era stato redarguito dal Comune di Bergamo per dichiarazioni non funzionali a interessi altri.

“Ora iniziamo il lavoro per restituire l’immobile alla città, con un progetto di GRANDE valenza sociale” questo è il commento della giunta militare comunale di Bergamo.

Il progetto per la ristrutturazione è stato presentato tempo fa dal Comune di Bergamo e dalla cooperativa Ruah.

La domanda sorge spontanea: debellata un’illegalità, la presunta occupazione di uno spazio sociale abbandonato restituito alla collettività, come faranno i difensori di questa fantomatica legalità  a iniziare e a portare a termine questo progetto di Grande valenza sociale, quando la Procura di Bergamo ha da mesi aperto un’indagine sulla Cooperativa Ruah, cooperativa specializzata nell’accoglienza dei migranti nella città lombarda con oltre 1500 richiedenti asilo, e l’inchiesta ha già visto 3 arresti e decine di avvisi di garanzia.

Il presidente della Ruah, Bruno Goisis, è indagato per il reato di associazione a delinquere poiché sembra gestisse un sistema per far soldi sulla pelle dei migranti. Da intercettazioni risulta un legame tra Goisis e la deputata del PD Elena Carnevali che puntava a essere rieletta alle politiche del 4 marzo 2018. Sembra esistesse uno scambio di favori tra la Cooperativa Ruah e il PD nella campagna elettorale, che vedeva sfruttato il  lavoro dei profughi che venivano usati per volantinare in favore del PD Bergamasco. In un’altra intercettazione tra Goisis e il Viceprefetto Adriano Coretti (indagato per abuso d’ufficio), il viceprefetto svela un possibile meccanismo che avrebbe fatto incassare più soldi alle Cooperative, che consisteva nel continuare ad ospitare nelle strutture pubbliche profughi che in realtà non avrebbero più dovuto rimanerci. Escamotage che ha consentito per chissà quanto tempo al costituito gruppo criminale di continuare a percepire indebitamente la diaria giornaliera di 35 euro a migrante.

Il PD bergamasco in questi anni ha sempre lavorato perché allo sgombero seguisse un progetto realizzabile al servizio della comunità.

Esulta la Lega sfruttando ogni occasione contro i migranti: “oggi si vigili, si dia un futuro certo alla Cascina e si lavori per portare sicurezza anche in centro città” scrive il deputato e consigliere Roberto Ribolla (ribollito) della giunta Salvini. Parafrasando la saggezza popolare, la Lega ben sa come mettere fieno in cascina e i 49 milioni di euro le permetteranno di superare inverni difficili per anni e anni a venire. Questa  associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, sfruttamento del lavoro, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e di turbativa d’asta, vede coinvolti per diversi reati Padre Zanotti agli arresti domiciliari, Annamaria Preceruti presidente della Cooperativa Rinnovamento di Antegnate, l’economo Trezzi di Crema, la Caritas di Bergamo (potente istituzione bergamasca nella gestione dei migranti), il Patronato S. Vincenzo, la cooperativa Ruah, una funzionaria all’assessorato ai servizi sociali di Palazzo Frizzoni e i tre Viceprefetti indagati per abuso d’ufficio.

 

Bergamo, Ottobre 2020
Comitato 7×7

 

Alcuni dei giornali di riferimento che hanno pubblicato queste notizie sono sotto citati:

Cremona Oggi del 17 giugno 2020 “Migranti sfruttati e truffa – Arrestato economo cremasco e indagati funzionari pubblici”

Corriere della Sera 17 settembre 2020 “Inchiesta sui richiedenti asilo – indagati Don Visconti, Ruah e funzionari pubblici – l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa” (80npersone sotto la lente)

Bergamo News 7 luglio 2020 “ la richiesta: la Prefettura sospenda i contratti con le coop finite nell’inchiesta dell’accoglienza”

Bergamonews.it/2019/02/17/le-polemiche-sopralluogo-cascina-ponchia-tecnici-comune-ats

Posted in Comunicati/volantini, Iniziative Underground.