Con striscioni, slogan e in particolare con il lancio di uova, pomodori e altri frutti, avevano contestato la presenza di Giuliano Ferrara a Colognola, il 6 aprile del 2008, per un comizio elettorale. Ma secondo il giudice Ilaria Senesi
quella manifestazione non poteva portare a nessuna accusa. E tutti gli
imputati, venti persone, sono stati assolti perché “il fatto non
sussiste”. Un’assoluzione con formula piena.
I venti imputati erano già stati condannati con decreto penale ad una multa di 2500 euro ciascuno.
Ma avevano sempre sostenuto di aver manifestato liberamente il loro
dissenso rispetto alle posizioni di Giuliano Ferrara, allora candidato
alle elezioni politiche con la sua lista “Aborto No Grazie”.
Tra i manifestanti c’erano esponenti dei Carc (Comitati
di appoggio alla resistenza per il comunismo) ma anche giovani che, più
semplicemente, fanno riferimento all’area della sinistra antagonista di Bergamo.
Diversi manifestanti, il 6 aprile 2008, avevano nelle loro borse uova,
pomodori e altri frutti. La polizia li aveva bloccati all’ingresso
dell’auditorium di Colognola. Ma il giudice non ha ravvisato alcun
reato nell’atteggiamento dei manifestanti.
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