Sta partendo in questi giorni la mobilitazione attiva per impedire l’inizio dei lavori per l’ormai famoso tunnel esplorativo di Chiomonte. Dopo anni di annunci, rinvii, scadenze non rispettate e proclami sembra proprio che nei prossimi giorni possa esserci il tentativo di partire con i lavori di posa della recinzione di una parte dell’area destinata al cantiere del tunnel. L’appalto per questi lavori preliminari è stato assegnato a due ditte di Susa: Ital.co.ge e Martina due imprese sull’orlo del fallimento e in odore di mafia per quello che si sa da queste parti. Il tentativo evidente è quello di portare divisioni e tensione all’interno della valsusa usando il ricatto del lavoro.
Questo tentativo si aggiunge alle numerose provocazioni politiche, mediatiche e repressive che il movimento subisce da anni e che sarebbe lungo elencare; ma vi assicuro che ne sono successe di tutti i colori.
La credibilità del progetto Tav Torino-Lione oramai è pressochè inesistente, ma regge solamente grazie alla poderosa campagna mediatica che, attraverso dichiarazioni di politici e imprenditori altolocati, trascina avanti da anni questo carrozzone dedito allo sperpero di soldi pubblici e finalizzato alla distruzione del territorio. Inoltre la recente pubblicazione del progetto preliminare della tratta nazionale dell’opera (dalla bassa valsusa a Torino) ha di fatto allargato il bacino della protesta a zone come la cintura di Torino da sempre meno attive in temini di partecipazione e mobilitazione rispetto al territorio della Val di Susa ormai da anni sensibilizzato in maniera irreversibile. Proprio sabato 21 maggio c’è stata una importante manifestazione No Tav da Rivalta a Rivoli che ha visto la partecipazione di oltre 10mila persone.
Ora tutto si sposta a Chiomonte nella zona della Maddalena, li da oggi (22 maggio) è partito il presidio permanente 24H che preparerà l’arrivo dei mezzi e delle forze dell’ordine. Non è dato sapere tempi precisi e modalità di questo arrivo, ma diversi segnali fanno pensare che possa avvenire con probabile certezza entro la fine del mese di maggio. Si sta attrezzando il presidio per l’accoglienza e la permanenza di chi vorrà venire a passare giorni e notti nelle prossime settimane. Quello che sembra certo è che questa partita non si risolverà in pochi giorni, ma da qui a poco comincerà una mobilitazione che potrebbe durare per settimane/mesi e che quindi occorrerà essere attivi e lucidi per più tempo. Intanto giovedì 26 maggio alle 21 ci sarà a Bussoleno una grossa assemblea popolare che lancerà il blocco dei cantieri.
Invito tutti quelli che condividono le finalità della lotta No Tav ad essere partecipi alle iniziative del prossimo periodo, ognuno secondo le proprie possibilità e metodi. Sarebbe bello poterci incontrare sulle strade e nei boschi della Val di Susa, ma anche in altri territori è possibile ed auspicabile sviluppare iniziative di sostegno e solidarietà. Per aggiornamenti è possibile consultare i vari siti internet tra i quali quelli più aggiornati sono: notav.info e il blog lavallecheresiste.blogspot.com. Io, personalmente, compatibilmente con il mio lavoro di campagna che in questo periodo mi occupa molto tempo, cercherò di essere attivo protagonista, ma non garantisco una facile reperibilità telefonica e nemmeno una tempestiva risposta alle mail; sarò lieto di condividere con amici e compagni i
momenti salienti di questa vicenda che si appresta a segnare un altro capitolo importante della storia del Movimento No Tav.
A risentirci
Luca da Cels-Valsusa 22 maggio 2011