In provincia di Bergamo erano duecento persone con automobili e furgoni: per la maggior parte clienti che non avevano ricevuto la merca già pagata e dipendenti che da mesi non percepivano lo stipendio
I più organizzati sono arrivati direttamente con camion e furgoni. Ma erano almeno in duecento, iedavanti al magazzino del mobilificio Aiazzone di Pognano, nella Bassa Bergamasca, per compiere un vero e proprio furto di massa ai danni di uno dei punti vendita dell’ex colosso dell’arredamento, fallito da qualche mese.
Decine di persone sono così entrate nei locali e hanno fatto razzia di tutto ciò che capitava sottomano: comodini, materassi, elettrodomestici, ma anche mobili componibili e intere cucine. I carabinieri sono arrivati in tempo per identificare una quarantina di persone e denunciarne quattro per furto.
E’ probabile che il raduno sia nato con il passaparola o con un rapido giro di telefonate. Nel deposito c’erano soprattutto famiglie di extracomunitari con bambini, ma anche ex dipendenti e clienti del mobilificio residenti nella zona e in alcune località della Valle Seriana. Molti di loro sostengono di aver pagato migliaia di euro per mobili che non sono mai stati consegnati e così sarebbero andati a prenderseli. L’azienda ha dichiarato fallimento alcuni mesi fa e da fine febbraio l’ingrosso di Pognano, così come gli altri 43 negozi sparsi in tutta Italia, ha chiuso i battenti. Le tante famiglie, anche bergamasche, che avevano già versato anticipi e caparre non hanno più ricevuto nulla, e ora sono costrette a pagarsi un avvocato per iscriversi nella lista dei creditori.
Alcuni di loro hanno preferito ritirare personalmente i mobili stoccati nel magazzino che aspettavano da tempo, compiendo però un reato ed esponendosi al rischio di una denuncia penale, che sarà presentata quasi certamente già nei prossimi giorni dal curatore fallimentare. Pare comunque che i furti al mobilificio andassero avanti da tempo: nelle scorse settimane erano già stati segnalati altri episodi simili. Più volte i passanti avevano allertato i carabinieri, dopo aver notato un via vai sospetto di furgoni e mezzi pesanti. E nonostante la annunciata raffica di denunce che segue l’iniziativa di massa, qualcuno è tornato nei locali dell’ex mobilificio per rubare mobili ed accessori per la casa lasciati nei locali. I carabinieri, che ancora stavano facendo l’inventario del materiale rubato, hanno sorpreso una decina di persone che, alla spicciolata, hanno tentato di introdursi nel capannone. Sono stati tutti identificati e ora anche loro rischiano di rispondere di violazione di proprietà e tentato furto.
Sul caso è intervenuto il segretario d Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ha espresso “solidarietà a coloro che hanno svuotato il magazzino” mettendo a disposizione gli avvocati del partito. Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione, è intervenuto affermando che “non è pensabile e non è possibile che dalla ragione i lavoratori e i clienti truffati dalla Aiazzone passino dalla parte del torto. Per questo chiediamo che non ci sia alcuna denuncia nei confronti delle persone che dopo mesi di esasperanti raggiri, di mancato pagamento di stipendi, di mancate consegne di merci hanno ritenuto di mettere in atto un’azione collettiva per cercare di riavere una parte del maltolto”.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/06/02/news/pognano_assalto_a_aiazzone_creditori_svaligiano_il_deposito-17104972/