Parco faunistico Le Cornelle, tante buone ragioni per dire NO!
INTRO:
Domenica 17 aprile 2011. Ore 11.30. Mentre si stà volantinando fuori dal parco faunistico per informare i visitatori riguardo le condizioni degli animali all’interno, si avvicina un’autovettura della polizia locale. Un agente, con toni minacciosi, ci redarguisce circa la nostra responsabilità nel contribuire a creare traffico.
Passano una ventina di minuti ed arriva l’intimidazione esplicita: giunge una pattuglia di carabinieri ed identificano quante/i hanno preso parte alla suddetta mobilitazione. Fin qui nulla di nuovo, tuttavia appare singolare l’interesse mostrato dalla famiglia Benedetti (che ha fondato e gestisce il parco) nei confronti di 5 persone munite di “pericolosi” volantini e di amore verso gli animali, al punto di chiedere tempestivamente l’intervento dell’autorità pubblica.
Evidentemente questo bisogno di ripristinare gli ordinari flussi di docili consumatori di esoticità e ristabilire il clima spensierato e gioioso che confeziona
“il prodotto”, non evoca solo la vendetta nei confronti di coloro che hanno pensato bene di guastare il compleanno del parco, peraltro festeggiato in grande stile con l’inaugurazione di una nuova area (1000 metri quadrati che ripropongono flora e fauna dell’atollo di Aldabra nelle Seychelles), bensì prelude ad una paura più concreta: delegittimare l’immagine artificiale del progetto che poggia su un castello di menzogne, creato ad hoc dalla stampa, dalla pubblicità e dalle istituzioni.
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