Sabato 28 febbraio 2009 abbiamo manifestato la nostra indignazione all’inaugurazione della sede di Forza Nuova. La
tensione era già alta dall’inizio quando siamo stati bloccati in Porta
Nuova dalla polizia che voleva impedirci provocatoriamente di
raggiungere il presidio indetto dal Movimento Antifascista Bergamasco.
In
modo determinato abbiamo partecipato al presidio e al conseguente
corteo. Giunti in via Quarenghi, vedendo l’impossibilità di avanzare
verso la sede di Forza Nuova, dato l’enorme dispiegamento di forze
dell’ordine, in maniera spontanea ed autorganizzata in circa cento
compagni abbiamo deciso di riprendere possesso della nostra città
confluendo verso il centro cittadino con un corteo comunicativo,
gridando e denunciando l’ignobile sfilata di nazifascisti per
l’apertura della sede di Forza Nuova e la connivenza plateale di tutte
le istituzioni, compreso quel fantoccio del sindaco Bruni.
Arrivati
all’angolo Viale Papa Giovanni XXIII/ Via Paleocapa, dopo aver toccato
i principali punti della viabilità cittadina, avevamo intenzione di
scioglierci quando, a freddo, polizia e carabinieri ha caricato
duramente in una manovra di accerchiamento e di rastrellamento. La debole difesa data dal lancio di alcune bottiglie non ha evitato il feroce pestaggio sui manifestanti ed ignari passanti. Picchiati ed insultati 59 ragazz* vengono fermat* e tradott* in
Questura, dove, due di questi vengono arrestati e portati in carcere
per nascondere e giustificare i segni evidenti del brutale pestaggio.
Nel frattempo gli altri 57 compagn* molto lentamente sono stati
rilasciati dopo esser stati schedati, denunciati e aver subito
pressioni intimidatorie, anche violente, da parte di polizia e
soprattutto dai carabinieri. Intanto, al di fuori della questura n
gruppo di solidali che chiede il rilascio dei compagni
fermati viene gratuitamente caricato. Alle 22 circa, solo dopo che
anche gli ultimi militanti di Forza Nuova se ne sono andati scortati da
ingenti forze di polizia ed aver impunemente marciato e festeggiato il
loro covo, i primi compagni sono stati rilasciati. Il 02/03/09 nel tardo pomeriggio, sono stati rilasciati anche i due arrestati con l’obbligo di firma due volte la settimana.
Denunciamo
che Forza Nuova ha inaugurato la sede in via Bonomelli 13/e facendo
confluire in città 200 naziskin provenienti dal nord Italia, capeggiati
dal loro leader Roberto Fiore, ex militante dei NAR e imputato al
processo per la strage di Bologna, e dall’immancabile Don Tam entrambi
sostenitori e promotori di idee razziste, integraliste e fasciste. Denunciamo, inoltre, la gravissima provocazione che le forze
dell’ordine hanno consentito e coperto la “marcia su Bergamo”: una
sfilata, con tanto di mazze e caschi, fortemente caratterizzata da
simboli, bandiere e slogan inneggianti al fascismo, partita dalla
Malpensata e giunta indisturbata in via Bonomelli. Ringraziamo le
istituzioni “democratiche e antifasciste” per la loro palese collusione
con i neofascisti e stragisti e per aver apertamente manifestato la
loro vocazione repressiva per le strade della città. Alla luce del
fatto che nulla è stato danneggiato o distrutto, contrariamente e
quanto sostenuto dai mezzi di disinformazione, evidenziamo che l’unica
cosa gravemente danneggiata è stato lo spirito antifascista della città. I
fatti di sabato e la repressione subita dimostrano ancora una volta che
dal 11 marzo 2006 ad oggi, passando dai fatti di Lecco del Febbraio
2009 (cariche e un arresto per aver manifestato dissenso durante la
commemorazione del giorno del ricordo) fino ad oggi 3marzo (presso
l’università statale di milano dove un volantinaggio di azione
universitaria viene protetto da polizia e carabinieri contro un folto
numero di compagni accorsi per non dare agibilità ai fascisti), ai
fascisti viene permessa una libertà di movimento e una visibilità
intollerabile mentre l’antifascismo viene criminalizzato e represso
ormai come appannaggio solo di una minoranza.
Noi non ci stiamo e ribadiamo che l’antifascismo non è reato!
Per la chiusura delle sedi fasciste! Fuori i razzisti dalle città!
Anarchiche/i