Pubblichiamo il comunicato del comitato ecologico di Osio Sotto che si schiera nettamente contro l’ipotesi di autostrada di collegamento tra Treviglio e Bergamo.
Abbiamo appreso mercoledì 25 c.m. in sede di Consiglio comunale oltre che letto il vostro puntuale articolo del 27 gennaio, della nuova bretella di congiunzione tra Pedemontana e BREBEMI, ex IPB, ovvero la nuova autostrada Bergamo-Treviglio. Una nuova minaccia ecologica che genererà un impatto ambientale devastante per il paese di Osio e Levate. I due rami d’innesto sono previsti interamente nel territorio di osio, zona bosco Itala e l’altro tra Osio, Levate nell’area del PLIS del Morla e Verdellino; che di fatto chiuderà Osio in una morsa d’asfalto tra la A4, il casello pedemontano e questa nuova ex IPB. Ciliegina sulla torta il mega innesto tra i due rami e la tratta verso Treviglio è posizionata tra il policlinico San Marco ed il nido di Zingonia. Certo capiamo che tale nuova autostrada è figlia di un’altra scelta scellerata, quella del casello della Pedemontana, sempre sul territorio di Osio, voluto dalla precedente amministrazione. Apprezziamo e sosteniamo il NO del sindaco Galbusera e con lui di tutto il consiglio comunale, contro tale nuovo mostro ecologico. Il Comitato Ecologico è seriamente preoccupato, intende mettere in atto, come nel passato, tutte quelle iniziative che possano dare modo ai cittadini, dei paesi coinvolti, di esprimersi in merito, in quanto un progetto così devastante non può essere come al solito calato dall’alto. Dunque la parola ai cittadini con apposite assemblee pubbliche che il sindaco di Osio Galbusera ha promesso di fare. Questa nuova autostrada priverà i cittadini di Osio e di Levate dell’unica area verde a campagna con attività agricola esistente. Non comprendiamo come sia possibile che l’area Dalmine-Zingonia già definita, dalla Regione Lombardia, area a rischio ambientale, possa essere interessata da questa ulteriore devastazione ambientale. Si parla tanto di Agenda 21 e di sviluppo sostenibile ma ci sembra che le scelte vadano in senso opposto. Visto che l’assessore provinciale Silvia Lanzani, nel vostro articolo afferma “stiamo lavorando giorno e notte perché quest’opera sia condivisa dal territorio” la invitiamo ad Osio per un vero confronto con la popolazione. Non ci piace quando dice che l’autostrada si farà perché decisa dalla Conferenza dei servizi, i cui paesi in essa rappresentati sono marginalmente coinvolti e non devastati come Osio Sotto e Levate. E’ ora di incentivare una mobilità realmente sostenibile ed una progettazione più attenta al territorio, esempi in Europa non mancano! Perché lasciare solo “cemento” alle generazioni future. Con la speranza che questa nostra richiesta venga accolta ringrazio per quanto potrete fare.
Con viva cordialità
Il Presidente del Comitato Ecologico
Pierangelo Giavazzi