Sabato 26 Maggio Bergamo ha visto la presenza del presidente del consiglio Mario Monti, convenuto in città a presenziare ed “onorare” il giuramento dei cadetti de l’accademia della guardia di finanza, vero e proprio braccio armato di un esecutivo “tecnico” di banchieri e finanzieri asserviti a capitalisti e bce che, col pretesto della crisi, cerca di far passare riforme di restrutturazione “lacrime e sangue” e rilancia un sistema che ci opprime con guerre egemoniche, devastazioni ambientali, dominio delle merci, controllo sociale/classista e razzismo di stato.
In vista di questa visita di cortesia si sono susseguite diverse azioni informative e di protesta delle varie anime del movimento bergamasco.
Dagli attacchinaggi alle accampate in piazza, dalle scritte e stencil al sabotaggio di una ventina di parchimetri e di qualche obliteratrice sui pulman cittadini, sotto lo slogan “oggi paga monti”.
Il giorno della visita, in una Bergamo blindata come poche altre volte, un corteo determinato e comunicativo di circa 500 persone ha percorso le vie cittadine a ridosso della zona rossa istituita dalla questura a protezione della celebrazione, fino ad arrivare in largo Porta Nuova, da dove si è attuata una contestazione “sonora” di disturbo al discorso di Monti in corso.
Infine, da segnalare la pochezza della contestazione attuata della lega nord. L’unico gesto concreto che è riuscito a mettere in campo in una terra che negli anni passati ne ha rappresentato un grosso bacino di voti, è stato sventolare uno striscione trainato da un piccolo aereo monomotore, simbolo del declino e della debolezza che sta attraversando il partito.
Rendiamo questa crisi irreversibile, facciamola finita con questa società diseguale e razzista! Questo è il momento!
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