Nell’esprimere solidarietà al coordinamento Fermare Green Hill per i fatti elencati nel comunicato inerente alla manifestazione del 30 giugno 2012, ci sentiamo di condividere ulteriori considerazioni circa gli sviluppi in cui il movimento animalista è incorso.
Durante il corteo contro Green Hill a Montichiari del 19 novembre 2011, contestammo la presenza della Brambilla circondata da uno stuolo di ringhiosi tirapiedi, consci del fatto che le conseguenze della sua intrusione avrebbero determinato gli attuali scenari, in quanto incompatibili con l’identità del movimento antispecista.
Con altrettanta spontaneità, dieci mesi prima, la contestammo alla celebrazione dei trent’anni di attività del Parco Zoo delle Cornelle di Valbrembo (BG), in cui l’ex ministra del turismo inaugurò la nuova area, chiamata Isola di Aldabra, 1000mq destinati a riproporre artificialmente la flora e la fauna delle Seychelles allo scopo di imprigionarci 15 esemplari di tartarughe giganti.
L’aver accettato più o meno passivamente tale presenza, che col tempo è andata ben al di là di una semplice adesione personale, ha favorito l’inserimento nel movimento contro Green Hill di gruppi destroidi e affini; l’aver dato loro agibilità politica ha abilitato i loro metodi ambigui.
Non accettiamo la presenza di gruppi fascisti nè di personaggi politici che si presentano con l’intento di strumentalizzare e/o sabotare le decisioni prese dal movimento antispecista.
Agiamo tutt* per vivere in modo più spontaneo la tensione animalista, rifiutando le modalità mass-mediatiche che generalmente, più che danneggiare gli interessi dell’allevamento, si ritorcono contro l’obbiettivo ultimo: abolire la sofferenza animale e la società del dominio!
Comitato Liberazione Animale Bergamo 5 Luglio 2012