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No-Tem: la protesta corre su due ruote: “Non ci arrendiamo”

Biciclettata di massa da Melzo a Cassano per invitare i cittadini a contrastare ancora l’arrivo della Tangenziale Est Esterna

Cassano d’Adda, 17 luglio 2011 – Tangenziale est esterna, il «no» viaggia su due ruote. Ciclomanifestazione, ieri mattina, per ribadire dissenso allo scempio territoriale compiuto dai cantieri della Brebemi fermi per ora a Cassano e ai progetti per la futura Tem. «No» a un progetto infrastrutturale per l’Est MIlano «che porterà devastazione senza risolvere i problemi del traffico». A indire la manifestazione il Presidio Permanente Martesana, ovvero il gruppo dei «ragazzi della Pagnana», da mesi accampati a fianco della cascina gorgonzolese. Insieme a loro associazioni e cittadini, qualche consigliere provinciale e zero, o quasi, istituzioni.

Fra gli aderenti Legambiente e Circolo Ca Bianca, Comitato per la difesa della Martesana, circoli ambientalisti e Rifondazione, comitati del Sud Milano, l’intero coordinamento «No Tem». In tutto una settantina di persone: non moltissime, non certo poche, se si pensa che la battaglia contro «le autostrade» è stata perduta molti mesi fa, quando i cantieri della Brebemi hanno aperto i battenti. E proprio qui, al cantiere logistico che ha cambiato per sempre il volto dell’ex verde vicino a Cascine san Pietro, hanno voluto radunarsi i manifestanti.

«È tardi, è vero – Giampiero Magni, esponente della sinistra e comandante della Polizia Locale a Pozzuolo Martesana – ma forse si può sperare ancora di far qualche cosa per la Tem. Comunque ha sempre senso far uscire la gente: in troppi non hanno mai visto che cosa sta accadendo qui». La Provincia presente con i consiglieri Massimo Gatti e Pietro Mezzi, storici esponenti politici del Sud Milano. «L’imperativo è “non mollare” – dice Gatti. – Anche se la battaglia sembra persa, anche se lo scempio è già compiuto, non è vero che non c’è più nulla da fare. Ci sono ancora spazi per battersi, e ottenere quantomeno quanto era stato promesso: trasporti pubblici decenti, riqualificazioni stradali, rispetto dell’ambiente».

Fra gli arrabbiati d’annata Claudio Baldassarre, fondatore Melzese del Comitato per la Difesa del territorio: «Dopo la beffa delle metropolitane avevamo chiesto ai sindaci un passo indietro, il recesso da questi accordi scellerati. Non lo hanno fatto. Ebbene, noi continuiamo a chiedere e a fare: contro il mancato rispetto degli accordi ricorsi legali, in ogni sede. E torniamo in strada, per dire che questo modello di sviluppo, basato su strade e cemento, non ci sta bene. Vogliamo respirare». Anche mamme in bicicletta: Antonella Montini, e Rosa Brambilla, da Bellinzago. «La Tem distruggerà quanto abbiamo attorno – dicono – siamo qui per far sentire la nostra presenza. Per opporci».

Acqua, bibite e cous cous con i ragazzi del presidio permanente, «che hanno ridato ossigeno e giovinezza a questa battaglia: grazie». In corteo tanto sud Milano: «Qui Paullo – tuona al megafono Giancarlo Broglia -: ci siamo, come sempre. Ci danno degli ideologi, dei bucolici: non siamo nè una cosa nè l’altra, anzi, abbiamo ben chiaro quali interessi spingano in favore di queste maxi opere. Siamo cittadini, e vogliamo essere ascoltati. Sino ad ora nessuno, soprattutto la politica, lo ha fatto».

di Monica Autunno
http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2011/07/17/545426-protesta.shtml

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