Una rappresentanza di condomini dei palazzoni di Zingonia, c’erano circa 25-30 persone, ha presidiato nella mattinata di venerdì 12 marzo la sede della Bas di via Suardi a Bergamo per protestare contro le rate da pagare per avere l’acqua nei palazzoni Anna e Athena.L’azienda ha ricevuto due rappresentanti dei condomini, a cui è stato risposto che per procedere alle verifiche dell’importo delle vecchie bollette e di quelle nuove è necessario che vengano nominati due nuovi amministratori, uno per condominio, considerato che quelli attuali sono irreperibili.
Attualmente l’acqua è erogata, ma la Bas non ha escluso nuove sospensioni in caso di mancati pagamenti. Saranno comunque effettuate verifiche per controllare che non ci siano perdite d’acqua nelle tubature. Perché, suddividendo i consumi per ogni condomino, si hanno bollette effettivamente troppo alte.
I manifestanti, con il sostegno dello Slai Cobas, si sono spostati anche alla Asl di Borgo Palazzo: considerato che l’Asl ha come fine istituzionale la promozione e la salvaguardia della salute dei cittadini, si chiede d’indagare perché il taglio della fornitura dell’acqua pone a grave rischio le condizioni igienico-sanitarie di decine di famiglie con bambini, invalidi e anziani. Toccherà comunque all’Asl di via Galliccioli effettuare eventualmente accertamenti.
Martedì 9 marzo si è tenuta al tribunale di Bergamo l’udienza di smistamento per il processo che coinvolge 20 compagne e compagni che dopo una giusta manifestazione di protesta, come si succedettero in tutta italia, contro la campagna elettorale antiabortista di Ferrara, hanno ricevuto un decreto penale di condanna (artt. 459 e segg. CPP), perchè "compivano atti idonei ad impedire o comunque turbare la suindicata riunione di propaganda elettorale".
A Bergamo gira un monovolume Fiat Ulysse prima serie di colore bianco, targato AW 435 SP. Questo monovolume non ha scritte di identificazione, ma è della polizia municipale (minuscolo).
Nella Bassa torna la protesta. Stavolta nel mirino degli ambientalisti non è finita una cava, bensì un discarica che dovrebbe essere realizzata nell’ex cava Vailata di Treviglio. Regione e Provincia tornano ad essere possibilisti sul progetto. I Comuni di Treviglio, Casirate e Calvenzano invece hanno espresso in modo chiaro ed in ogni sede istituzionale la loro contrarietà e sono pronti a scendere in piazza sabato prossimo con un presidio dalle 9.30 alle 13 in via Palazzo a Treviglio. L’area è ormai interna al tessuto cittadino e prossima al cantiere principale della BreBeMi, inserita nelle linee guida del PGT come area di rispetto ed urbanizzazione di qualità. “Ad oggi non sono ancora chiare le condizioni idro-geologiche del sito né se vi siano presenze d’inquinanti sul fondo della cava" spiegano i promotori del presidio, Legambiente e il Comitato tutela ambiente di Treviglio. "Dobbiamo attendere a questo punto, il periodo dopo le elezioni regionali perché un progetto impresentabile, venga ad essere approvato? Noi non ci stiamo. Non saremo spettatori di chi manovra per saccheggiare il territorio. Invitiamo i cittadini e le forze politiche e sociali a partecipare. Per evitare strumentalizzazioni chiediamo inoltre che non siano esposti simboli o bandiere di partito”.
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